15 cose che ho imparato dai viaggi con bambini

Siete curiosi di sapere cosa ho imparato in questi 10 anni di viaggi con i miei ragazzi? Allora leggete fino in fondo e vi chiarirete i dubbi che anche io avevo prima di partire.

Cosa ho imparato dai viaggi con bambini?

  1. Se possibile viaggiate tanto prima che vadano alla scuola primaria. Sia perché i prezzi dei voli o dei B&B sono molto più bassi, sia perché è importante iniziare a viaggiare con bambini per abituarli da subito.
  2. Fate viaggi a lunga percorrenza nei paesi dove sognate di andare da una vita finché i bambini sono piccoli. Fino alla scuola primaria, potete portarli ovunque senza dover fare discussioni. Ricordate inoltre che i prezzi dei voli iniziano a salire dai 12 anni.
  3. Portate sempre cibo con voi. Nel mio zaino non mancano mai snack, biscotti e acqua. I miei ragazzi hanno sempre fame e ci è capitato spesso di non trovare dove comprare cibo, per cui è meglio muoversi sempre con grandi scorte.
  4. Iniziare con piccoli viaggi. Scegliete un week end vicino casa per capire cosa piace visitare ai vostri figli. E’ importante capire la routine quotidiana in viaggio per programmare poi una vacanza più lunga.
  5. Andate piano. A me piace programmare in anticipo cosa vedere e dove dormire, soprattutto se ci muoviamo durante il week end. Ho però imparato che i ragazzi si stancano e si annoiano per cui molto spesso c’è bisogno di una pausa. Negli ultimi anni andiamo via senza neppure prenotare il B&B, cercandolo direttamente nel posto dove abbiamo deciso di fermarci.
  6. Viaggiate più leggeri possibili. Noi utilizziamo solo il bagaglio a mano fino a vacanze di una settimana. Nel paese di destinazione portiamo i vestiti alle lavanderie automatiche per lavarli e asciugarli. E’ un servizio veramente comodo.  Se invece pernottiamo negli appartamenti, spesso troviamo la lavatrice e l’asciugatrice nella casa. 
  7. Non è vero che i bambini troppo piccoli non ricordano i viaggi. Sono solo scuse! I miei ragazzi stanno tirando fuori cose che francamente nemmeno io e mio marito ci ricordavamo. Non utilizzate la scusa dell’età per non viaggiare. Leggete qui per chiarirvi le idee.
  8. Coinvolgete i vostri figli nella programmazione del viaggio. Coinvolgere i bambini nella programmazioneSpiegate dove volete andare, cosa volete vedere e le tappe del viaggio. Chiedete a loro cosa vogliono visitare e includete i loro interessi nell’itinerario.
  9. Il web è una grande risorsa. Noi abbiamo sempre fatto vedere ai nostri  figli video del paese che avremmo visitato. In questo modo iniziano a familiarizzare con quello che poi vedranno con i loro occhi.
  10. Volate durante la notte, soprattutto se dovete stare in aereo dura molte ore. In questo modo recuperate il tempo successivo per le escursioni e i ragazzi possono dormire.
  11. Siate flessibili. La capacità di adattarsi a ogni imprevisto e riorganizzare il viaggio in pochissimo tempo sono una grande virtù che ci aiuta a sopravvivere agli imprevisti. La flessibilità ci permette di riorganizzarsi ancora più velocemente.
  12. Imparate qualcosa di nuovo insieme. Che sia una nuova attività o un nuovo sport, la cosa importante è trascorrere del tempo insieme per fare qualcosa che non avete mai fatto. Noi abbiamo scoperto un nuovo gioco a carte: Kaboom, che ci tiene seduti al tavolo parecchio tempo.
  13. Non dimenticate le attività all’aria aperta. Nei vostri viaggi inserite sempre del tempo per stare all’aperto. Che sia un picnic, una passeggiata, una  camminata, un escursione al fiume o lago o un parco avventura. Stare in contatto con la natura è sano e riappacificante. E i ragazzi possono scatenarsi.
  14. Viaggiate in auto. Viaggi in auto con bambiniAnche se dovete guidare parecchie ore, ci sono alcuni accorgimenti che ci aiutano a sopravvivere con i bambini a lungo in macchina.
  15. Saltare la scuola può capitare. Fare un lungo week end saltando la scuola il venerdì o il lunedì non è un grosso problema. I ragazzi portano con loro i compiti da fare e recupereranno nei giorni successivi. Se dovessero perdere una verifica o un’interrogazione, i professori saranno disposti a recuperare in altra data.

E voi cosa avete imparato a viaggiare con i vostri figli?

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A presto,

Francesca

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7 regali non tecnologici per ragazzi dai 10 anni

Siete alla ricerca di regali non tecnologici per i vostri ragazzi? Volete qualcosa di originale che li tenga lontani dagli schermi?

Se mi leggete da un pò sapete che non amo molto la tecnologia e che adoro libri. Faccio orgogliosamente parte di un book club e regalerei libri a chiunque. In ogni occasione cerco di comprare regali non tecnologici.

Ho due figli maschi di 9 e 11 anni e anche quest’anno ho pensato a regali non tecnologici che li tengano lontano da ogni schermo! Se invece i vostri figli sono più piccoli, qui potete trovare idee originali.

Ecco dunque i miei consigli per 7 regali non tecnologici:

1.PALLONE

Il pallone dello sport preferito è un regalo azzeccato. Il pallone è un regalo di socialità. È il gioco internazionale che coinvolge tutti, grandi e piccini di qualsiasi paese. Il pallone è sempre con noi, presente nel nostro zaino giochi e pronto per essere usato ovunque: nei parcheggi, nei giardini, sulla spiaggia, in montagna, in campagna, in riva al lago…insomma ovunque.

Il pallone: regalo non tecnologico per ragazzi

2.M&M’S ORIGINALI

Questo è un regalo perfetto per i ragazzi che amano la cioccolato. Anzi, direi che è un regalo per tutti! Altro che tecnologici. Questo regalo è un inno al cibo più buono che ci sia. I confetti  più famosi del mondo sono senza dubbio gli M&M’s che si sono inventati la personalizzazione con foto e frasi. Basta sbirciare sul sito, scegliere la personalizzazione e la confezione e il gioco è fatto. Consiglio questo regalo davvero  originale e goloso.

3.CUSCINO CON LA SUA SQUADRA DEL CUORE

Se il ragazzo ama lo sport, è possibile acquistare il cuscino per il letto con la stampa della sua squadra del cuore o del suo giocatore preferito. Anche se non lo conosce di persona, potrà averlo con sè ogni notte!

 

4.TELESCOPIO

Questo è il mio regalo preferito per i ragazzi. Ad un prezzo veramente accessibile, è possibile trovare telescopi facili da utilizzare e che consentono un’osservazione astronomica del cielo. Nel momento della scelta, dovete sapere l’età del ragazzo e il suo grado di conoscenza del cielo. Se anche i vostri ragazzi sono alle prime armi come i miei, consiglio vivamente un telescopio per principianti che permetta di ingrandire le costellazioni e i pianeti con semplici gesti manuali.  Ricordatevi di verificare la trasportabilità del telescopio che deve essere leggero e da portare come uno zainetto.

Il telescopio

5.SKATEBOARD

Lo skateboard è il regalo non tecnologico per eccellenza. Leggero e colorato, lo skate attira moltissimi ragazzi per le grafiche accattivanti. Se i vostri ragazzi sono principianti, considerate, oltre i colori e le grafiche, anche i materiali che devono garantire sicurezza, resistenza e peso. Non dimentichiamoci di controllare che lo skateboard sia maneggevole e con ruote performanti. Devono essere molto agili per  compiere belle evoluzioni in strada.

6.FELPA CON IL CAPPUCCIO

Che sia per timidezza, per protezione o per proteggersi dal mondo esterno, la felpa con il cappuccio è senza dubbio il regalo azzeccato per gli adolescenti. La felpa è comoda, facile e adattabile ad ogni look. Durante il lockdown, chiunque, al di là dello schermo, indossava la felpa col cappuccio, al punto da essere diventato un capo di abbigliamento quotidiano per celebrità. E potete trovarle di ogni colore, tessuto e modello con grafiche accattivanti.

Felpa con cappuccio

7.LIBRI

Sui libri potrei scrivere moltissimo. Nelle librerie specializzate per ragazzi, si trovano librai che consigliano il volume giusto in base all’età e ai gusti. Se i vostri ragazzi non amano leggere, qui potete trovare i miei consigli per avvicinarli alla lettura.

Io consiglio sempre libri avventurosi che fanno volare in mondi lontani. Se volete qualche idea, leggete qui.

Guida ai luoghi geniali: un libro originale per i ragazzi

Ai miei ragazzi sono piaciuti molto:

  • L’imprevedibile caso del bambino alla finestra
  • il manuale delle 50 avventure da vivere prima dei 13 anni
  • Il richiamo della foresta
  • Vai all’inferno Dante!
  • Cento passi per volare
  • Guida ai luoghi geniali

Se poi i tuoi ragazzi sono viaggiatori, qui trovi altri titoli.

Avete qualche idea da consigliare per regali creativi e originali per ragazzi?

Aspetto con curiosità.

Francesca

Sei qui per la prima volta? Intanto GRAZIE! Ti consiglio di leggere chi sono e con chi viaggio 🙂

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Dove portare i nostri ragazzi in vacanza? Devo fare il green pass anche se mi sposto tra regioni?
Sono queste le domande che ci stiamo facendo in questi giorni in attesa di maggiore chiarezza.
Mai come durante il periodo Covid programmare un viaggio è diventato un momento veramente speciale. Si riparte e si vede la luce in fondo al tunnel. Dopo la pandemia che ha condizionato le nostre mete nel 2020, il viaggio è cambiato. Le nostre priorità sono cambiate. Quest’anno sarà un’esperienza più consapevole. Abbiamo imparato a adattarci velocemente a situazioni che cambiano dall’oggi all’indomani. Senza preavviso.

Ecco allora 7 consigli per chi sta programmando le vacanze con bambini al seguito:

Non rinunciare a viaggiare

Non ci facciamo prendere dal panico per i vaccini da fare, le tempistiche da rispettare e la paura di contrarre il virus. Sono timori reali intendiamoci! Organizziamoci per bene ma non rinunciamo a partire. Rimanere chiusi in casa dalla sera alla mattina mi ha fatto capire quanto sia importante muoversi. Nel 2020 siamo stati cauti e siamo rimasti in Italia. Abbiamo rispettato le regole, i colori delle nostre zone e i vari divieti.
Ora è il momento di ripartire con tutte le cautele e le misure di sicurezza previste.
Ma partiamo! I nostri figli ne hanno bisogno più di noi e non troviamo scuse!

Andiamo in mezzo alla natura

Lontano dalla folla. Più stiamo lontano dagli altri, meno ci esponiamo a eventuali contagi. Non mi interessano spiagge affollate (a dire la verità neppure prima della pandemia); io preferisco stare in mezzo alla natura: uno chalet in montagna, un agriturismo un pò isolato o piccoli borghi. Se non vogliamo uscire dalla nostra regione, cerchiamo montagne o laghi o colline dove possiamo fare pic nic, passeggiate, giochi all’aria aperta o semplicemente leggere un buon libro lontano da tutti. Ai nostri figli spesso basta un pallone (soprattutto per chi ha solo maschi come me).
Se invece siamo allenati, possiamo scegliere di fare trekking, escursionismo e tutte le attività all’aria aperta dove il rischio di incontrare altre persone è sicuramente inferiore rispetto a una spiaggia o un lungomare
L’importanza di stare accanto a una lago, di ascoltare i rumori della natura, sedersi lungo il fiume è anche un modo di ritagliarsi un pò di tranquillità per stare con noi stessi.

Cascata delle Marmore

Viaggiamo in auto

La sola idea di trascorrere ore in auto con i vostri figli vi terrorizza? Per prima cosa leggi qui i miei consigli pratici per affrontare lunghi viaggi in auto senza ansia.
Scegliamo itinerari poco noti, regioni che non abbiamo mai visitato e mete un pò fuori dalle rotte del turismo e guidiamo a caso. Lasciamoci guidare dall’istinto e sicuramente faremo dei piacevoli incontri: animali in mezzo alla strada che vogliono la nostra attenzione; quel bellissimo borgo dove fermarci; quella piccola osteria dove mangiare qualcosa o quel bar nascosto dove bere un caffè.
Il viaggio in auto ci assicura la tranquillità dal punto di vista sanitario. Dover prendere aerei, treni o bus ci mette a contatto con gli altri. L’auto invece è solo per noi e possiamo starci nella massima sicurezza.
L’auto ci permette poi flessibilità, comodità e risparmio di soldi rispetto ai mezzi pubblici.

Dormiamo in alloggi insoliti

Diamo la precedenza a un turismo di qualità piuttosto che di quantità. Per me è più importante portare i miei ragazzi a fare un’esperienza indimenticabile di 3 giorni piuttosto che una settimana al mare. I miei ragazzi rammentano ancora la casa sull’albero in Maremma!
Oltre al glamping, si stanno diffondendo molti tipi di alloggi insoliti in Italia dove poter trascorrere qualche notte. Case sull’albero, cupole geodetiche, yurte mongole, bolle trasparenti, caravan vintage, pigne nel bosco ci aspettano per le notti sotto le stelle. Sul web troviamo tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. C’è da dire che non sono sistemazioni molto economiche per una famiglia di 4 persone, ma si può provare per una notte per poi abbinarci altri giorni in strutture nella zona.

Casa sull'albero in Maremma

Muoviamoci in sicurezza

Come nel 2020, anche quest’anno le strutture alberghiere, i campeggi e tutte le attività ricettive seguiranno i rigorosi protocolli di sicurezza. Prima di prenotare assicuriamoci di avere i servizi di cui abbiamo bisogno: come e quanto utilizzare la piscina della struttura; come utilizzare la spa; gli impianti sportivi messi a disposizione; le attività di intrattenimento dei ragazzi; il buffet etc.; il distanziamento a cena etc.
Cerchiamo la soluzione più sicura per la nostra famiglia e quella che fa stare più tranquilli.
Facciamo tutte le domande possibili alla struttura in modo di avere la certezza che tutto sia sicuro. Verificare bene le politiche di cancellazione, di rimborso in caso di impossibilità di partire, di cambio date, di emissione voucher etc,
Conservare tutte le mail e gli scambi di messaggi con la struttura fino al vostro rientro a casa. Tutto questo per farvi stare più tranquilli.

Assicuriamoci

Prima di partire, consiglio vivamente di stipulare l’assicurazione di viaggio per tutta la famiglia che ci protegga dall’insorgenza di Covid, eventuali coperture per familiari e tutto quanto di cui abbiamo bisogno.
Verificare bene le condizioni prima di apporre la firma.

Lavorando

Se siamo lavoratori in smartworking, perché non scegliere un agriturismo dove svolgere l’attività lavorativa con figli impegnati in qualche attività rurale?
Molti agriturismi hanno la fattoria didattica, dove i ragazzi possono vivere esperienze indimenticabili con gli animali e l’aperta campagna dove possono trascorrere il tempo mentre i genitori lavorano.
Senza andare troppo lontano, nelle nostre regioni o in quelle limitrofe, si nascondono piccole gemme e posti ancora troppo sconosciuti che hanno molto da offrire in termini di servizi e attività. Le strutture del nostro territorio si sono sicuramente organizzate con il wi fi, con le postazioni di lavoro all’esterno, con fotocopiatrice e scanner e con la possibilità di fare video call in riservatezza.

Smartworking

Cosa aspettate a organizzarvi? Stupiamo i nostri figli e andiamo via per qualche giorno. Farà bene a tutti! E se hai ancora dubbi per non viaggiare, leggi qui.
Avete già prenotato le vostre vacanze?

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A presto,

Francesca

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Viaggio alla ricerca della bellezza: diario di una viaggiatrice eccentrica

Mi sono imbattuta per caso nel “Diario di una viaggiatrice eccentrica” per caso. Poi ho ascoltato un’intervista dell’autrice Silvia Bisconti che raccontava il suo amore per la bellezza e per la moda liberata. La copertina rosa, i riccioli rossi, la pelle diafana e le unghie rosse hanno attirato la mia curiosità e ho preso in prestito “Diario di una viaggiatrice eccentrica” alla biblioteca sotto casa.

Questo libro è il diario personale dell’autrice, appassionata viaggiatrice e creatrice del brand di abbigliamento Raptus & Roses. E’ un viaggio in giro tra le isole greche, l’India, la Cornovaglia, Dubai, la Toscana, Londra, il Marocco e il suo Atelier sul fiume a Belluno. Sono viaggi alla scoperta di tessuti e materiali per le sue creazioni, ispirate alla bellezza e alla moda liberata capace di vestire ogni donna di qualsiasi età e forma. I titoli dei 7 capitoli (della divina valigia, dei viaggi estetici, degli alberghi con l’anima, dell’amore per l’India, dei tessuti e dei colori, del folle lavoro e la bellezza ci salverà) ci fanno subito capire che si tratta di 300 pagine alla ricerca continua di bellezza, di vestiti leggeri, di alberghi suggestivi, di luoghi del cuore, di nuove idee e di colori che per lei sono vita.

E’ un crescendo di emozioni e di nuove scoperte.

Il primo capitolo del “Diario di una viaggiatrice eccentrica” è dedicato alla valigia perfetta diversa in base alla meta. Viene subito la voglia di prendere un taccuino per gli appunti. L’autrice fornisce indicazioni su cosa inserire per farla piccola e  leggera con cose impalpabili e fluttuanti, sottovesti e pashmine da poter lavare nel lavandino dell’hotel e indossare il giorno dopo. In ogni pagina ci sono foto scattate con il suo Iphone, fedele compagno di viaggio con cui oltre a fotografare, scrive appunti sulle sensazioni del momento.

 

“Ogni viaggio è una storia e ogni storia ha dei ruoli, scenografie, costumi e tutto deve trovare posto della valigia: quello che siete e che sarete, quello che desiderate essere. La valigia è un luogo del cuore, uno spazio dell’anima, in cui – insieme ai vestiti – viaggiano e si conservano desideri e speranze”.

La copertina ci offre un primo indizio. Il colore rosa, che ricorre in tutto il libro, è uno dei colori preferiti dell’autrice perchè si avvicina ai suoi desideri. E leggendo il suo libro, sembra davvero di avere un filtro rosa sugli occhi: è tutto divino, meraviglioso, adorato e magnifico. Questi aggettivi ricorrono spesso in tutte le pagine. 

Nel libro “Diario di una viaggiatrice eccentrica” c’è anche un intero capitolo sugli alberghi visitati in giro per il mondo. Silvia Bisconti si definisce pazzamente innamorata e le piace studiarli a fondo, inventarsi le storie di chi ha soggiornato in quelle stanze e trascorrere le notti a chiacchierare con i portieri. Descrive gli alberghi dal punto di vista estetico ed emozionale, dal letto a baldacchino e pavimenti scricchiolanti della Cornovaglia agli hotel di Delhi con letti giganteschi e odore di jasmine. È incredibile la meraviglia che prova quando i suoi abiti si intonano perfettamente con i colori della camera d’albergo.

Una menzione particolare merita l’India, il paese preferito dell’autrice. Qui ha fatto moltissimi viaggi, sempre alla ricerca di tessuti e di colori per le sue creazioni. Ecco che trascorre le giornate nei souk di Delhi, seduta sui tappeti a bere e ascoltare le storie delle stoffe. Nei negozietti polverosi o nelle case private di Calcutta, in mezzo al nulla e completamente sola, riesce a trovare ispirazione per i suoi capi, adatti a esaltare la morbidezza di ogni donna. In india tutto è intenso: le spezie, i colori, il traffico, la polvere e le emozioni. È affascinata dalla città di Varanasi, che definisce il luogo del cuore, dove si innamora follemente dei telai per tessere i saree. A Delhi rimane incantata da un piccolo laboratorio dove si stampano a mano i tessuti con blocchi di legno intagliati. 

La ricerca della bellezza aumenta con lo scorrere della pagine e sembra di essere su un tappeto volante verso l’Oriente.

E’ un libro estetico dove il motto della bellezza che salverà il mondo ricorre molto spesso. L’autrice vuole diffondere la femminilità, l’accettazione delle proprie forme e l’importanza di sentirsi belle sempre.

Fermamente convinta che i tessuti abbiano un’anima, che alle stoffe trovate in giro per il mondo debba essere data una nuova vita e che i vestiti debbano immedesimarsi anche con il luogo dove ci si trova, il “Diario di una viaggiatrice eccentrica” termina con un invito per il lettore a trovare la vera essenza, a essere coraggiosi e controcorrente quando serve senza mai dimenticare che l’abito è il nostro primo impatto sul mondo e la prima immagine che arriva di noi a chi ancora non ci conosce.

Effetti collaterali del libro?

-andare subito a sbirciare il divino shop di Silvia Bisconti e perdersi nei colori dei tessuti e nella descrizione di quei capi che vengono da lontano;

-mettere nel carrello la sottogonna Indian Pink sapendo che non la indosserai mai (e quindi lasciarla nel carrello!);

-iscriversi alla newsletter solo per leggere quelle pillole di saggezza insieme alle splendide foto e alle descrizioni dei capi;

-aprire l’armadio e richiuderlo subito appena vi rendete conto che i vostri vestiti NON sono la prima immagine che arriva di noi a chi ancora non ci conosce;

-trascorrere una notte nel Headland hotel di Newquay in Cornovaglia, albergo vittoriano affacciato su una scogliera e indossare il turbante divino durante la notte e scendere vicino al mare per ascoltare il rumore del mare.

Vi è venuta voglia di leggere questo libro? E voi avete letto libri di viaggiatori eccentrici? 

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A presto,

Francesca

I nostri viaggi del 2020: 7 luoghi che ci hanno emozionato

Eccomi pronta per raccontare il nostro 2020. Non è stato solo covid e lockdown. Nei momenti in cui ci siamo potuti muovere, abbiamo scoperto luoghi che ci hanno veramente emozionato. Abbiamo approfittato per riscoprire la nostra città, la nostra amata Toscana e altre meraviglie della nostra penisola. 

Non è stato possibile andare via ogni week end o prendere voli. Abbiamo comunque visto tanti posti che francamente non avremmo mai pensato di visitare.

E queste sono le nostre emozioni che voglio condividere con voi:

Il luogo con la forma più strana

Anche questa volta la Tuscia non ci ha deluso. Il Palazzo Farnese di Caprarola è un vero gioiello, sia per la pianta pentagonale (visibile solo dall’alto!), sia per lo splendido cortile circolare a due piani affrescato. Ci hanno sorpreso anche la scala elicoidale a pianta circolare interamente coperta dai meravigliosi affreschi, la sala del mappamondo e i giardini dove abbiamo giocato dentro il labirinto! Questo palazzo è un gioiello dell’architettura del ‘500, è fuori dagli itinerari turistici e vale veramente la pena una visita.

Palazzo di Caprarola

Il luogo con esemplari centenari

Da quando abbiamo visto il film “Una notte al Museo”, cerchiamo di  visitare tutti i musei di storia naturale. Dopo quello di Calci (PI) e quello di Vienna, abbiamo riscoperto la nostra città visitando quello di storia naturale di Firenze, con la speranza di trovare qualche esemplare di brontosauro pronto a correre e saltare!

Qui abbiamo conosciuto così il mastodonte Pippo e i mammut Marta, Linda e Pietro, veramente impressionanti. Pietro in particolare è alto 4 metri, ha uno scheletro completo ed essendo ben esposto al centro della sala, stupisce chiunque.

Più che centenario, il fossile di balena qui presente risale a più di tre milioni di anni fa! In mezzo a luci e suoni per ricreare il fondo marino riposa la balena lunga 10 metri. Questo imponente fossile di balena è stato rinvenuto proprio qui in Toscana, a Orciano Pisano solo nel 2007. Incredibile!

Il luogo più bagnato

Abbiamo scelto Bagno Vignoni per festeggiare la fine del lockdown. Questo borgo è una piccola perla assolutamente da vedere. Al posto della classica piazza c’è una grande vasca rettangolare. In passato Bagno Vignoni era una famosa stazione termale dove si poteva fare il bagno fino al 1978. Adesso il borgo si concentra tutto intorno alla grande vasca di acqua solforosa circondata da un grazioso porticato e da case medievali. Si prova una sensazione di pace a passeggiare intorno alla vasca termale nel silenzio e in un’atmosfera magica. C’è una grande quiete e sicuramente in autunno all’ora del tramonto, l’acqua che sgorga naturale dal sottosuolo formando una leggera nebbia rende magico lo scenario. Quanto vorrei tornare in questo periodo!

Bagno Vignoni

Il luogo più alto

Dormire in una casa sull’albero è il sogno di ogni bambino. Ed io ho voluto risvegliare la bambina che c’è in me. In un anno, che difficilmente dimenticheremo, ho sorpreso i miei boys con una sistemazione originale immersa nella splendida campagna toscana a 8 metri in altezza!!

Casa sull'albero in Maremma

Abbiamo trovato una casa sull’albero realizzata su una grande quercia. Con una scaletta, siamo arrivati su dove ci sono un terrazzo con un lettino, un tavolo e due sgabelli per gustarsi un aperitivo con vista sulla vallata. La casetta è composta dalla camera con un letto matrimoniale e un letto singolo; il bagno realizzato in legno con doccia e wc chimico e un guardaroba/armadio con frigo e attaccapanni. Noi abbiamo fatto anche il bagno nella Hot Tube, una tinozza in larice con acqua riscaldata e gustato il cibo a centimetri zero! Wow!

Il luogo più colorato

Sant’Angelo di Roccalvecce è stata una sorpresa incredibile! Questo piccolo paese di 100 anime in provincia di Viterbo è a rischio spopolamento. Gli abitanti si sono inventati il progetto di renderlo il paese delle fiabe, facendo realizzare 20 splendidi murales tutti ispirati alle fiabe più famose.

Nelle piccole stradine in salita e discesa ci siamo persi tra i murales di Alice nel Paese delle Meraviglie, Il Piccolo principe, Pinocchio, Hansel e Gretel, Il libro della Giungla, I musicanti di Brema, La Piccola fiammiferaia, Peter Pan, La fabbrica di cioccolato, Raperonzolo, Ali Babà e i 40 ladroni, La Spada della Roccia, Sancho Panza, i Troll, i sette nani e altre ancora.  Da visitare assolutamente! E non dimenticate una sosta nel forno pasticceria dei Fratelli Oddo proprio in mezzo ai murales, che addirittura ha fatto realizzare il murales “Pinocchio nel paese dei balocchi” e dove potete gustare ottime varietà di pizza, focaccia e dolci tipici.

Sant'Angelo di Roccalvecce: il paese delle fiabe

Un altro posto colorato che abbiamo visitato nel 2020 è lo splendido borgo di Dozza, il paese dipinto dell’Emilia Romagna. E’ un piccolo paesino medievale con due stradine in salita comunicanti tra loro, una rocca seicentesca e tantissimi affreschi colorati che decorano i muri delle case. Ogni strada sembra un quadro a sé, con il suo dipinto e la targa dell’artista. Se siete in giro da queste parti, fate un salto anche a Toscanella, una piccola frazione vicino Dozza dove ci sono graffiti molto colorati.

Il luogo ideale per il birdwatching

Ad inizio anno abbiamo visitato il Parco del Delta del Po, un vero paradiso per gli amanti della natura e della pace. Ci sono tantissime attività da fare, dal cicloturismo alle escursioni a piedi, a cavallo e in barca. Noi ci siamo accontentati di un’escursione in barca attraverso un oasi nella Foce del Po a Comacchio, dove dimorano centinaia di specie di uccelli acquatici e una numerosa colonia di fenicotteri. Se siete in zona e siete amanti della piadina, fermatevi al Chiosco ai Pioppi di Bosco Mesola trovato per caso sulla Strada Romea per tornare verso Codigoro. E’ un piccolo locale semplice dove due signore gentili e disponibili ci hanno cucinato piadine strepitose.

Il luogo più arido

Ho scoperto che in Toscana abbiamo un deserto! E’ il deserto di Accona e si trova nella zona a sud di Siena che va da Taverne d’Arbia fino a Asciano caratterizzata da un terreno duro e argilloso e privo di vegetazione, dovuto al prosciugamento di quello che nel periodo del Pliocene era il fondale del Mar Tirreno. Questo deserto corrisponde dunque alle famose Crete: dune argillose e secche che rendono il paesaggio rilassante e spettacolare. Questa zona secca, aspra e nuda cambia il colore di stagione in stagione e offre un’atmosfera mozzafiato che ci fa fermare ogni 5 minuti a scattare foto. E’ una delle mie zone preferite in Toscana!

Crete Senesi

In realtà ci sono tantissimi altri posti visitati nel 2020 che ci hanno sorpreso ed emozionato. Mi riservo di parlarne a breve.

E voi cosa avete visto di bello nel maledetto 2020?

A presto,

Francesca

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Libri per ragazzi che viaggiano

Per i nostri ragazzi che amano viaggiare, ho pensato a regali speciali.

Per chi non mi conosce (ma puoi rimediare qui), adoro i libri, faccio parte del Book Club dei Viaggiatori e adoro le piccole librerie sparse in giro, nei parchi o nei giardini delle case. Ho anche rotto le scatole al Sindaco del mio comune per creare e installare una piccola libreria per il book crossing nel mio quartiere. La piccola libreria di legno è già costruita, i libri raccolti sono tantissimi e siamo in attesa dei permessi per ufficializzarla.

Ad ogni modo, siete in cerca di idee per bambini o ragazzi che viaggiano e che sono curiosi di vedere posti nuovi?

Cerchiamo allora libri che parlano di avventure, di mappe di mondi lontani o di posti strani.

Ecco quelli che ho comprato per i miei ragazzi quando avevano 9 e 10 anni:

GUIDA AI LUOGHI GENIALI di Devis Bellucci (editore Ediciclo)

Guida ai luoghi geniali: un libro originale per i ragazzi

E’ una guida di viaggio che racconta l’Italia della scienza e della tecnologia con più di 100 destinazioni curiose: dai musei ai parchi tecnologici per ragazzi, dai vulcani ai misteri del sottosuolo. Il libro è diviso per regione ed all’inizio c’è un indice di tutto quello che si può trovare in quel territorio: musei scientifici e di storia naturale, miniere, planetari, orti botanici, grotte, acquari, saline, centrali elettriche, dighe, foreste fossili. E’ molto colorato e ci sono i simboli per aiutare i ragazzi ad individuare l’attrazione di loro interesse.

E’ un libro originale, scritto da un babbo insegnante e viaggiatore, pieno di immagini che piacerà ai vostri ragazzi ma anche a voi!

Non avete voglia di mettervi in viaggio per scoprire qualche posto speciale della vostra regione che non conoscete?

MAPPE. UN ATLANTE PER VIAGGIARE di A. Mizielinska e D. Mizielinski (edizione Ampliata)

E’ un bellissimo libro che fa compiere un viaggio inconsueto intorno al mondo. Contiene 67 grandi mappe di cui 58 di paesi e 6 di continenti. Ogni mappa è ricca di disegni, di curiosità e spunti. Non è il solito banale atlante. Per ogni paese ci sono tanti simboli colorati e divertenti per i luoghi, i disegni dei piatti tipici,  personaggi famosi, animali e altre curiosità. Sfogliando questo libro, si fa un giro del mondo lasciandosi guidare dalle bellissime illustrazioni che invitano a scoprire sempre di più!

 

LABIRINTI INTORNO AL MONDO di Sam Smith (edizioni Usborne)

I labirinti affascinano grandi e piccini. La mancanza di punti di riferimento e la facilità di perdersi incuriosisce tutti. A noi piacciono parecchio e vi consiglio una visita al labirinto più grande del mondo vicino a Parma. In questo libro i labirinti sono pieni di colori e simboli dei vari paesi.  All’inizio del libro sono semplici e diventano più impegnativi man mano che il bambino va avanti. I più piccoli seguono con il dito il percorso del labirinto fino al traguardo. Stimolano la fantasia e la manualità di bambini. Alla fine del libro (circa 60 pag.) ci sono le soluzioni.

ITALIA DELLE MERAVIGLIE di Daniela Celli (White Star Kids edizioni)

Le Meraviglie del Mondo

E’ una raccolta di 31 straordinari monumenti raccontati da archeologi, cantanti, poeti e sultani.  Un personaggio per ogni monumento che racconterà ai lettori qualche aneddoto curioso. Non è un semplice libro ma un vero e proprio atlante per far conoscere ai bambini i monumenti più famosi del mondo. Per rendere le descrizioni più accattivanti, ogni monumento è presentato da un personaggio diverso, che svelerà ai piccoli lettori informazioni storiche e tecniche ma anche aneddoti e curiosità attraverso uno stile di narrazione sempre originale. Un libro in cui i testi di Daniela Celli che ha ideato il Book Club dei viaggiatori sono arricchiti dalle illustrazioni di Giulia Lombardo.

Sono sicura che i vostri ragazzi adoreranno questi libri. Se avete altri titoli da suggerire, sarei super felice!

A presto

Francesca

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La cacciatrice di fossili: una giovane donna che ha contribuito alla storia della scienza

Oggi vi porto nel Sud dell’Inghilterra, lungo la Jurassic Coast. La conoscete?

Autore: Annalisa Strada

Titolo: La cacciatrice di fossili

All’inizio del 1800 Mary Anning è una bambina di umili origini che vive sulla costa inglese del Dorset, e trascorre il tempo insieme al padre, povero falegname, a cercare i fossili lungo le scogliere. Mary si appassiona subito alla ricerca di queste strane pietre e, pur non avendo alcuna istruzione in campo scientifico o geologico, trascorse gli anni a cercare, estrarre e identificare i fossili che poi vendeva ai turisti per aiutare la famiglia in difficoltà.

Nonostante fosse molto pericoloso Mary continuava a scavare alla base delle scogliere instabili che durante l’inverno riportavano alla luce parecchie pietre. Con la stagione piovosa, le frane e smottamenti insieme alle maree, regalavano a Mary resti preistorici celati per millenni dentro le rocce, che lei puliva, studiava per giorni annotando tutti i dettagli e provando a disegnarli. La sua bravura nel ricostruire gli scheletri, l’ha resa famosa.

Nel 1811 scoprì il cranio di un ittiosauro e successivamente lo scheletro di 5 metri di lunghezza.  Questo importante reperto fu venduto a un aristocratico locale e in seguito al British Museum senza fare alcun riferimento alla scoperta di Mary.

Purtroppo nella società di allora, alle donne non era consentito votare né partecipare alle associazioni culturali o scientifiche. Tutti ignoravano la bravura di Mary che non aveva solo la tenacia di scavare e intuire la presenza di qualche reperto tra le tante rocce, ma acquisì una grande cultura scientifica di anatomia di rettili e pesci coltivata negli anni con letture di articoli scientifici. Lei era in grado di disegnare le sagome di rettili grazie alle conoscenze acquisite nel corso degli anni, dimostrando una grande cultura in ambito paleontologico.

Nel 1820 Mary trovo’ lo scheletro di plesiosauro e 1828 scopre un pterosauro. Riuscì così ad attirare l’attenzione d’importanti istituzioni scientifiche londinesi, ma Mary era una donna, poco istruita, senza un marito e non ottenne mai riconoscimenti importanti. Solo dopo la sua morte, avvenuta all’età di 47 anni, finalmente fu riconosciuto il suo grande contributo alla paleontologia. Mary stava per «insegnare qualcosa a scienziati che stavano segnando il corso della storia». Solo dieci anni fa Mary Anning è stata annoverata come una delle dieci donne inglesi che hanno contribuito alla storia della scienza.

COSA MI E’ PIACIUTO

  • Mi è piaciuta la protagonista che, disinteressandosi dei pettegolezzi del villaggio per essere ancora senza marito, continua a coltivare la sua passione, trascorrendo tutto il suo tempo tra le scogliere sotto casa cercando di intuire dove scavare.
  • Con il suo tenace lavoro ha contribuito in modo decisivo a ricostruire la vita nei mari preistorici e scoprì alcuni dei più importanti dinosauri. La storia e la scienza dovrebbero ringraziarla.
  • Mary fu molto caparbia nel leggere articoli di giornali scientifici, documentarsi e farsi una cultura di geologia e paleontologia.

CURIOSITA’

A 15 mesi Mary, mentre era in braccio a una donna, si riparò sotto un albero che fu colpito da un fulmine. Lei fu l’unica a sopravvivere tra un gruppetto di donne.

LO CONSIGLIO PERCHE’

E’ un’appassionante lettura che racconta la vita di una studentessa autodidatta che, prima bambina, poi ragazza, poi donna ha delle intuizioni straordinarie nonostante le umili origini e la mancanza d’istruzione. Si può solo ammirarla!

E’ un libro raccontato con semplicità, adatto per ragazzi dai 12 anni e impreziosito dalle illustrazioni di Daniela Tieni che raffigura Mary come un personaggio reale e ben delineato.

E ora ditemi:

Chi di voi non è affascinato dal fantastico mondo dei fossili?

Chi di voi non vorrebbe rifugiarsi in qualche cottage sulla baia della Jurassic coast e giocare con l’alta e bassa marea?

Chi di voi non subisce il fascino delle scogliere?

Avete letto la biografia di qualche scienziata che ha contribuito a importanti scoperte?

Grazie per aver letto fin qui

A presto

Francesca

 

Allo stesso modo che gli strati della terra conservano le serie degli esseri viventi delle epoche passate; così gli scaffali delle biblioteche conservano le serie degli errori del passato e le loro esposizioni, che, come quegli esseri, ai loro tempi, erano quanto mai vivi e facevano molto rumore, ora invece stanno rigidi e pietrificati, là dove soltanto il paleontologo letterario li esamina. (Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851)

Come insegnare l’inglese ai bambini

Come possiamo aiutare i nostri bambini a imparare l’inglese? Se amiamo viaggiare, è importante saperlo bene.

Durante il periodo forzato in casa a causa del lockdown, eravamo tutte prese dalla didattica a distanza con video lezioni, webinair, compiti da caricare sul registro elettronico e il nostro smart working. In quel periodo mi sono soffermata sull’apprendimento della lingua inglese dei nostri bambini.

Mi sono resa conto che i miei figli, all’epoca in seconda e quarta elementare, non conoscevano affatto la lingua, se non solo numeri o colori.

Ho allora pensato di sfruttare quel periodo d’isolamento per studiare la lingua in modo differente rispetto alla classica lezione in aula.

Ho chiesto consiglio alla Professoressa Ilyssa Wexler, insegnante di inglese presso la Canadian School of Florence e fondatrice di CoraggiosamenteNYC.

1) Professoressa Wexler, quali consigli può dare a noi genitori per aiutare i nostri figli a imparare l’inglese in questo periodo lontani dalla scuola?

  • Fare i compiti insieme

Innanzi tutto noi genitori dobbiamo dare il buon esempio. Dobbiamo per primi noi, avere un atteggiamento positivo verso l’apprendimento di questa lingua così difficile per noi. Facciamo i compiti con i nostri bambini. Se anche il nostro inglese non è perfetto, possiamo approfittare del loro momento di studio della lingua per sedersi accanto a nostro figlio e studiare con lui. Lui avrà il suo libro e la sua scheda e noi avremo il nostro seminario/video lezione/app e staremo accanto a studiare.

  • Giocare in inglese

I bambini hanno facilità di apprendimento. Meglio se utilizziamo il gioco per pronunciare qualche parola in inglese. Diamo ai nostri bambini dei giochi in inglese, come ad esempio il memory, carte varie o labirinti e loro sperimenteranno, facendo errori e inventandosi regole, su come procedere il gioco e familiarizzando con termini nuovi.

Io ho comprato ai miei boys le Minecraft Cards Game con istruzioni solo in inglese. Abbiamo avuto abbastanza difficoltà a comprenderle (e ancora non le abbiamo capite!). Alla fine, usando i termini in inglese in modo corretto (spada, piccone, ascia, pala e la zappa) si sono inventati le regole e vanno avanti con quelle.

Sempre rimanendo in casa, si possono fare travestimenti e nominare i singoli indumenti, si può giocare a nascondino, si possono prendere i vari alimenti e chiamarli con il termine inglese.

Diamo libero sfogo alla fantasia!

  • Usare la creatività

Poiché i bambini sono a casa con tanto tempo a disposizione, la Professoressa Wexler mi ha suggerito di sperimentare qualche lavoretto inserendo alcune parole d’inglese. I bambini adorano ritagliare, incollare, colorare, usare adesivi e cucinare. Proviamo a farlo in inglese. Niente panico!

Durante le fasi della preparazione possiamo provare a pronunciare qualche frase di uso comune che non si riferiscono all’insegnamento della lingua ma a quello che stiamo facendo.

Proviamo dunque con frasi legate a quello che state facendo al momento:

Puoi passarmi la colla? ‘Could you pass me the glue, please?’;

Grazie ‘Thank you’

Perchè non fai un disegno? ‘Why don’t you paint a picture?’

‘Mi puoi aiutare a pulire? Can you help me clean up?’

Queste semplici frasi potrebbero aiutare i bambini a “staccarsi” dai metodi usuali di apprendimento (spiegazione della maestra, lettura sulla lavagna, esercizi sul libro o quaderno, etc.).

Se noi genitori non conosciamo la lingua inglese, possiamo ascoltare gli audio o ricette scritte che ripetiamo mentre stiamo preparando insieme i biscotti!

Troviamo tanti video su youtube in inglese sulla preparazione di torte; e se anche non comprendiamo la lingua, le immagini ci aiutano e i bambini ascolteranno parole di uso quotidiano.

 

  • Cartoni animati

In televisione c’è una grande varietà di cartoni animati in inglese.

Io ho scelto quelli su rayplay dove sono divisi in base al livello di conoscenza della lingua.

Ho dato ai miei figli un foglio, dove appuntare le parole nuove che ascoltano durante gli episodi della serie Fumbleland (ma ci sono anche Peppa Pig, Small Potatoes, Twirlywoos, Dixi’s Simply Songs, Christmas tales from America e molti altri).

2) Professoressa Wexler, esistono risorse gratuite sul web, dove trovare esercizi in inglese?

Ci sono molti siti che offrono schede didattiche e materiale molto utili suddiviso per età e classe.

Suggerisco di guardare il sito della New York Public Library che ha redatto un elenco di dove trovare sul web risorse gratuite per i nostri figli .

Io mi trovo bene anche con Internet Second Language Collective, una comunità d’insegnanti di inglese che mette a disposizione tantissime schede didattiche, video lezioni ed esercizi divisi per livello.

3) Esiste una routine per aiutare i bambini a familiarizzare con l’inglese?

Secondo la Professoressa Wexler, 10-15 minuti il giorno concentrati sull’apprendimento della lingua inglese senza distrazioni possono essere sufficienti e alla lunga si possono vedere buoni risultati.

Lo so che l’inglese adesso è all’ultimo dei nostri pensieri. Dobbiamo lavorare anche noi, seguire i figli con la didattica a distanza e se abbiamo un minuto libero lo dedichiamo a noi stesse e al nostro benessere. Cerchiamo di ritagliare 20 minuti al giorno anche per la lingua inglese e i nostri bambini ci ringrazieranno domani.

Have a nice day,

Se ti è piaciuto questo articolo e pensi possa essere a qualcuno, condividilo con i tuoi amici.

A presto,

Francesca

 

 

Letture sui Cotswolds: Agatha Raisin, un’adorabile impicciona

Mi sono innamorata di Agatha Raisin e del suo modo burbero e schietto di rapportarsi con gli altri. Ho letto subito anche il secondo e terzo. Cercherò di leggere tutti i 29 libri.

Adoro il personaggio e vorrei conoscerla dal vivo. Ha un cervello fine, è sospettosa, curiosa e attenta ai dettagli. Una donna diretta che dice quello che pensa senza alcun filtro.

Non è magra (anzi un po’ in carne), è bassa, ha le gambe tozze ed è over 50. MI CI RIVEDO!

Le piace giocare alla psicologa, accetta di tornare a Londra per un periodo per avere conferma delle sue abili capacità di PR e che sa ancora destreggiarsi con clienti difficili.

Oltre a essere burbera, Agatha però è poco leale fingendo di aver cucinato lei stessa la quiche.

Lo consiglio perchè:

Non è un giallo cruento con dettagli dell’omicidio o arma del delitto. E’ un libro molto piacevole che fa sorridere e fa innamorare della protagonista. Ci sono anche cenni di romanticismo.

Le storie sono ambientate nei Cotswolds e solo per questo andrebbe letto. In questa splendida campagna inglese a nord di Bristol ci sono piccoli paesi con deliziosi cottage, attraversati da fiumi limpidi e con i tetti color miele. Leggendo il libro, sembra di essere in una delle loro sale da thè a chiacchierare con le dame del villaggio.

Ma vediamo la trama:

Autore: M.C. Beaton

Titolo: Agatha Raisin e la quiche letale

Agatha  Raisin è una donna di 53 anni che decide di abbandonare Londra, dove ha un’ottima posizione ed è a capo di un’agenzia di PR, per ritirarsi a Carseley, un piccolo villaggio dei Cotswolds nel mezzo della verde campagna inglese.

Sola e senza amici, Agatha cerca con difficoltà di ambientarsi nel piccolo villaggio abitato da paesani impiccioni e sospettosi. Per una donna mondana come lei, il cambiamento non è facile. Decide allora di partecipare alla gara di quiche organizzata dal paese e poiché lei non sa cucinare, va a comprarla a Londra. Durante la gara, un giudice, dopo aver assaggiato la quiche di Agatha, muore e tutto il villaggio punta il dito su di lei come assassina. Da accusata di omicidio, l’eccentrica Ahatha si trasforma in un’abile investigatrice per scagionare se stessa e trovare il vero assassino. Così, tra un thè con le dame del villaggio, domande in giro tra i paesani e incursioni nei cottage altrui, riesce a scoprire il vero colpevole e conquisterà così la fiducia degli abitanti di Carseley.

Sto iniziando a leggere “Agatha Raisin e la turista terribile”. L’avete letto?

Buona lettura,

Francesca

 

Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
(Fabrizio Caramagna)

 

10 avventure da vivere in casa con i bambini

Alzi la mano chi non ha fatto neppure un lavoretto con i bambini nel periodo di isolamento per l’emergenza sanitaria da Covid? IO

Sapete che sono una mamma imperfetta, molto pigra e ammetto che mi approfitto di avere due figli maschi quasi gemelli che si autogestiscono nel momento del gioco.

In passato avevo forse un po’ di manualità, ma adesso l’idea di lavorare il pongo, tirare fuori le tempere o le matite, forbici e colla non mi attraggono per niente. Per fortuna loro non mi hanno chiesto di fare nulla. Ogni tanto viene fuori la colla a caldo che serve per incollare qualche ruota o pezzo di lego.

Siamo uomini e preferiamo l’avventura!

Ma come possiamo vivere fantastiche avventure in casa? Avventure che ci aiutano a sopravvivere in casa quando non possiamo uscire?

Noi abbiamo per fortuna scoperto un sacco di cose divertenti da fare che NON richiedono manualità e sono adatte a bambini e adulti.

Si tratta di avventure che i bambini (e gli adulti) apprezzeranno molto.

Eccole nel dettaglio:

1.corsa a ostacoli

Avete letto bene. Sia in casa sia in terrazza potete organizzare una corsa ad ostacoli. Se avete un giardino, viene ancora meglio. Basta prendere oggetti di uso quotidiano, come libri, portapenne, giochi che saranno gli ostacoli da superare e aggirare. Una sedia o tavolino saranno il tunnel da passarci sotto; una corda o un pezzo di filo serviranno per fare i salti. Infine  un pezzo di scotch lungo il pavimento servirà per simulare la corda del trapezista. I bambini devono camminare sopra senza perdere l’equilibrio.

Chi sbaglia inizia il percorso dall’inizio. Vince chi impiega il minor tempo possibile (cronometro alla mano). Per la gioia dei nostri condomini i bambini lo fanno diverse volte il giorno!

2.mimetismo

I bambini amano il mimetismo. Sono veri appassionati. A loro piace nascondere animali di Lego o Playmobil in zone della casa, nascondendoli e mimetizzandoli a oggetti di uso quotidiano. Noi grandi dobbiamo scovarli.

3.birdwatching challenge

Il boy grande (quasi 10 anni) si è accordato con un compagno di classe per una vera challenge di birdwatching. Essendo un grande amante di quest’attività, deve vedere quanti più uccelli riesce a osservare dal balcone di casa!

Devono essere veloci a scattare con la macchina fotografica e provare a riconoscerli. Vince chi ha visto più esemplari nell’arco della settimana.

4.pic nic in terrazza

I bambini preparano i panini, sandwich, piatti freddi e apparecchiano in terrazza sul pavimento. Se non avete la terrazza, va benissimo anche il salotto o la cucina. La cosa importante è mangiare sul pavimento, facendo finta che il pavimento sia il prato. Se abbiamo una tovaglia fiorita, ancora meglio.

I bambini apparecchiano e tutti insieme, seduti per terra, pranziamo immaginando di essere in aperta campagna circondati da fiori. Possiamo mettere la musica degli uccellini o dell’acqua del ruscello. Dopo il pic nic tutti devono aiutare a rimettere!

5.campeggio

Questa esperienza piacerà moltissimo ai bambini. Avete il sacco a pelo? In caso contrario va bene anche il materassino di gomma del mare. Avete la tenda a igloo? Basterà montarlo in salotto o in cameretta (senza il telo esterno).

Se non avete alcuna tenda, basta prendere un lenzuolo matrimoniale e attaccare gli angoli a qualche chiodo o scaffale in cameretta. Avete l’albero di Natale giusto? Avrete sicuramente anche le lucine! Prendetele e mettetele dentro la tenda o sotto il lenzuolo.

Si creerà un’atmosfera speciale. Scaricate poi qualche applicazione gratuita sul cielo stellato (ad esempio Star Walk 2 gratuito) e la magia è assicurata.

6.safari

Mettiamoci seduti sul divano e armiamoci di pazienza. Andiamo in Kenya, nella zona est dello Tsavo National Park. Qui nella contea di Taita-Taveta c’è una webcam che invia immagini in diretta. Se siamo fortunati, riusciamo a vedere qualche animale avvicinarsi alle pozze d’acqua.

E poiché abbiamo tanto tempo a disposizione (#iorestoacasa), mettiamoci seduti e aspettiamo l’arrivo di qualche elefante, impala, zebra, giraffa, gazzella o ippopotamo. Facciamo silenzio. Questi animali non sono abituati al nostro casino!

 

7.lego challenge

Noi siamo amanti del Lego e penso che in casa ne abbiamo in quantità industriale. Siamo passati dal Lego Duplo, al City, al Technics, superoi, Ninjago, starwars, Minecraft, Harry Potter.

La sfida consiste in consegnare a ogni giocatore lo stesso numero di mattoncini e/o parti per realizzare l’oggetto più originale. Senza limiti di tempo né di fantasia.

 

8.cinema di famiglia

Ogni settimana guardiamo un film tutti insieme trasformando il salotto in una vera e propria sala di un cinema con pop corn e patatine. Il titolo del film è deciso a turno, scegliendo tra le varie opzioni adatte a tutta la famiglia. Noi al momento scegliamo la serie “Una notte al Museo” oppure “Indiana Jones” oppure “Mamma ho perso l’aereo”.

Avete titoli da consigliare per bambini dagli 8 anni in su?

 

9.aurora boreale

Siete amanti dei paesaggi nordici? Avete mai visto l’Aurora Boreale? Mettiamoci comodi sul divano e guardiamo qui.

Siamo nella Lapponia Svedese e partiamo dall’ Icehotel presso l’Abisko National Park. Attraversiamo il Lake Tornetrask attraverso il bosco su una slitta trainata dalle renne, passeremo da una struttura di legno dei Sami e finalmente vedremo danzare l’Aurora sopra le teste.

Alla fine andrò con i miei occhi a vedere quel fascio di luce verde che mi aspetta da tanto tempo!

10.torneo di famiglia

Ok, non si tratta proprio di un’avventura ma di una sfida in famiglia. Sono amante delle carte da gioco. Soprattutto adoro giocare a Machiavelli dove ogni giocatore deve ingegnarsi per terminare tutte le carte in mano senza scarti. I bambini però preferiscono giocare a “Briscola” in coppie (a me non piace). Visto che io adoro i giochi in scatola, giochiamo a Cluedo. Trasformandoci tutti investigatori a scoperta dell’assassino, dell’arma del delitto e del luogo dove si è svolto il crimine.

Avete altre avventure da suggerire?

Siamo proprio curiosi di provarne altre.

A presto,

Francesca

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La vita è un’avventura da vivere, non un problema da risolvere (John Keats).