Ripenso spesso al lockdown che ci costrinse in casa per molto tempo. Abbiamo vissuto tutti un momento storico difficile che ricordo con ansia e paura. Ho riscoperto però il piacere di casa e sono perfino sopravvissuta in una piccola casa con i bambini
Oltre a sfruttare quel periodo per riorganizzare al meglio i miei pensieri e le abitudini di famiglia, io e mio marito ci siamo abbastanza ingegnati per far trascorrere le giornate in modo divertente.
Rimanere in casa per settimane senza mai uscire è stato stressante per tutti, bambini compresi.
Come sopravvivere con i bambini in casa 24 ore al giorno?
Oltre a lavorare in smart working, noi mamme abbiamo avuto anche il compito di seguire i bambini con le lezioni di scuola e i compiti da svolgere.
Abbiamo pensato al loro disagio, alle loro paure e al cambiamento drastico di vita avvenuto senza preavviso. E questi sono i consigli su come sopravvivere con i bambini in casa e riorganizzare le abitudini di famiglia. Credo siano utili a tutti i genitori (escluso il n. 7!).
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PREPARARE UNA ROUTINE QUOTIDIANA
Abbiamo ricordato ai bambini che durante l’emergenza da Covid non eravamo in vacanza. Abbiamo parlato con i ragazzi, dandoli responsabilità sulla necessità di studiare a casa, visto il lungo periodo d’isolamento sociale.
Le cose da fare sono state: seguire il programma di scuola, fare i compiti e inviarli ai maestri. L’anno scolastico ddoveva continuare, almeno in parte.
Per fare in modo che l’anarchia non prendesse il sopravvento, avevo creato una routine quotidiana simile a quella della scuola, che ho poi attaccato in cucina in modo che fosse visibile a tutti.
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COINVOLGIMENTO NELLA PROGRAMMAZIONE DELLA GIORNATA
I miei boys volevano essere coinvolti nella programmazione degli impegni quotidiani. Per “impegni” intendo gli orari dei compiti, dello svago, della socialità e perfino sul menù. Il programma giornaliero attaccato in cucina non è sufficiente.
Sono molto interessati al menù del giorno (ci piace mangiare!). O meglio, poiché non sono capace di cucinare pur essendo una mangiona, ho preso il menu della scuola, ho fatto MOLTE modifiche e l’ho appeso in cucina in modo che loro possono consultarlo per sapere cosa è previsto per pranzo e cena. Poi abbiamo discusso sulle attività, sugli orari e sulla durata dei loro svaghi (tv, tablet etc.). Loro hanno fatto le loro proposte, io ho variato qualcosa.
Decidiamo poi i momenti sociali di famiglia: il gioco da fare tutti insieme (carte o gioco in scatola), quando fare la cena etnica settimanale, quando la serata dell’’aperitivo di famiglia e quando il cinema di famiglia.
Loro si sentono molto coinvolti ed io sono contenta.
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PREPARARE UNO SPAZIO DEDICATO
Quest’aspetto può non sembrare importante ma per me è fondamentale. Ho avuto la necessità di creare un’area della casa dove i bambini potessero studiare e stare tranquilli.
Noi 4 abitiamo in un piccolo appartamento e, quando siamo tutti e 4 in casa, è sorta la necessità di trovare uno spazio per ciascuno dove non ci fossero rumori né distrazioni. Avendo due figli alle scuole elementari che devono seguire la didattica a distanza, li ho naturalmente divisi in due stanze separate creando due aree di lavoro ben illuminate e tranquille.
Ogni bambino ha il suo personale modo e tempo di apprendimento per cui è importante che non sia disturbato né distratto, soprattutto dal fratello. Ho provato a farli utilizzare la stessa scrivania ma i contenuti didattici sono differenti, i metodi pure (uno ha audio lezioni, uno ha solo video) e litigavano anche per i libri o quaderni.
Io e mio marito ci dividiamo in modo che entrambi i bambini possono essere seguiti. Loro hanno la massima libertà nella scelta dello spazio per studiare: un giorno possono stare in terrazza, l’altro in camera oppure in salotto (poi basta perché la casa è finita!).
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MOMENTI DI SOCIALITA’
I bambini hanno bisogno di sentire i loro amici. Per questo, facciamo fare video chiamate via skype o whatsup per vedere i volti dei loro amici con cui possano chiacchierare. Spesso si scambiano i titoli di film che hanno visto o giochi che hanno fatto. Anche per quest’attività ho stabilito un tempo limitato.
Non voglio essere troppo permissiva perché, poiché i bambini torneranno a scuola a settembre (è il mio pensiero ovviamente), devono avere degli orari ben stabiliti altrimenti tornare indietro sarebbe molto difficile.
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UTILIZZO TV E TABLET
Sono sempre stata contraria alla tecnologia e in questi anni mi sono sempre attivata per spingere i ragazzi a leggere un buon libro piuttosto che piazzarsi davanti alla tv a vedere un cartone animato. Ultimamente però hanno piacere di vedere serie tv o film da “ragazzi”.
Abbiamo allora concesso di vedere 1 ora di tv dopo pranzo e 1 ora dopo cena. In alternativa alla tv possono utilizzare il tablet per fare dei giochi.
Ovviamente loro vorrebbero giocare molto più tempo ma credo che il tempo concesso sia più che sufficiente nell’arco delle 24 ore.
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COMPITI
Nel momento in cui la scuola ha attivato la didattica a distanza, il primo pensiero è capire i dispositivi a disposizione, poiché sia io che mio marito lavoriamo in smart working. Io lavoro sul mio pc portatile, mio marito sul suo tablet, il big boy sul pc fisso e il piccolo aspetta un dispositivo libero!
Ammetto che a me piace la didattica a distanza. Le lezioni sono ben fatte, le scadenze sono ben calendarizzate e l’invio dei compiti sul registro elettronico è abbastanza intuitivo e semplice. Ovviamente nel mio caso tutta quest’attività è da moltiplicare per 2.
A casa poi non ci sono distrazioni né compagni che chiamano. Noi possiamo seguirli accanto a loro senza intervenire né correggerli. Preferisco che sbagliano da soli. I maestri, tramite il registro elettronico, correggono i compiti.
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BERE UN BICCHIERE DI PROSECCO
Questa è la regola fondamentale. Ogni sera alle 19 io e mio marito ci davamo appuntamento in terrazza con un calice di prosecco e ci raccontavamo la giornata nei nostri 70 metri quadrati. E’ stato un momento carino, che siamo riusciti a mantenere anche dopo il Covid.
Volevamo che fosse un momento solo nostro. E’ stato un piccolo lusso riuscire a stare tranquilli 10 minuti e raccontarsi un po’ le nostre emozioni di quello strano periodo nel nostro angolino.
Sono stupita da me stessa. Dopo l’iniziale periodo di pessimismo cosmico dei primi giorni di marzo 2020, mi sono poi imposta di ricavarmi almeno 2 ore al giorno per me. Che fosse per fare yoga (l’avevo appena scoperto), che fosse per scrivere per il blog o per una videochiamata, sono riuscita a ricavarmi questo bell’intervallo tutto per me. Grande!
E voi che cosa avete combinato in quel periodo?
Come è andata con i vostri bambini?
A presto,
Francesca
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12 Comments
Adoro bere ub bicchiere di prosecco per terminare le lunghe giornate stancanti!
ciao Michela, noi abbiamo la cantina piena di prosecco. C’è chi ha la pasta o la farina. Noi abbiamo preferito così! Grazie di essere passata
Ciao Francesca, idem come te…. bicchiere di vino non può mancare🤣 dobbiamo farcela!
ciao Cri, per fortuna abbiamo la cantina piena di prosecco. C’è chi l’ha riempita di pasta e farina, noi abbiamo pensato alle nostre necessità! 🙂 Grazie
Non ti invidio! È già difficile stare a casa, con i bambini non deve essere facile
ciao Claudia, alla fine ci si abitua. Non è facile ma per fortuna abbiamo idee e giochi. Certo, la noia c’è; ma questa ci fa pensare a nuove idee. Speriamo che finisca presto! Grazie di essere passata
Trascorre un periodo così lungo in casa è difficile per noi adulti figuriamoci per i bambini abituati ai loro ritmi, ai loro giochi. Creare la routine quotidiana aiuta molto, lo penso anche io. La giornata deve essere scandagliata da momenti diversi, ciascuno dedicato a qualcosa: il lavoro/la scuola, la cultura, il gioco, la ginnastica, il relax, l’informazione, il piacere della casa ecc. Ottimo il programma giornaliero che hai redatto
Senza il programma prevale l’anarchia. E quando tutto sarà finito, poi dobbiamo ripristinare gli orari “normali”. Quindi meglio non strafare ora. Sto cercando di coinvolgerli anche nelle piccole faccende quotidiane, tipo rifare il letto o spazzare la loro camera, ma qui è più dura. Forse perchè sono uomini? Grazie per essere passata
Leggendo l’articolo si nota una grande attenzione per la vita in Famiglia, in questo periodo più intesa ed affiatata che mai. Tutto è organizzato al meglio per consentire ai più piccoli di casa di assolvere ai loro doveri di studio e di ritrovare gli spazi necessari allo svago ed al gioco. Trovo che il prosecco rappresenti un piccolo momento di relax, per riflettere e parlare di tutto ciò che accade nel quotidiano. Ottimo articolo 🙂
Grazie Roberto! il prosecco rappresenta un pò il momento in cui io e mio marito ci troviamo in terrazza e facciamo il punto della giornata. E’un tempo prezioso, per chi come me vive di elenchi e liste, in cui si fa la spunta di quanto è stato fatto e quanto rimasto da fare. Grazie di essere passato
Ti dico solo che non ho figli, ma l’altro giorno ho acquistato una bella bottiglia di vino, insieme alla spesa. 🙂
Ciao Sara, non c’è bisogno di figli per bere. Anzi, io mi ricavo il mio spazio in terrazza con mio marito e con il prosecco in mano ci raccontiamo la giornata. E’ vero che siamo tutti nello stesso appartamento, ma siamo presi dalle mille attività che parliamo poco. Con il prosecco invece ci ricaviamo 20 minuti solo per noi per chiacchierare. Cin cin! Grazie di essere passata