Preparando il mio viaggio in Scozia mi sono voluta documentare anche su eventuali libri da leggere su questo splendido paese. Uno di questi è Una vita da librario di Shaun Bythell (titolo originale “The Diary of a Bookseller”).
E’ il diario quotidiano del proprietario del Bookshop di libri usati nella cittadina di Wigtown, sulla costa scozzese sud occidentale. Ogni giorno il libraio appunta l’incasso del negozio, gli ordini on line, i libri trovati, descrivendo gli strani clienti che entrano in negozio, i titoli insoliti (Manuale per la determinazione del sesso nei pulcini di un giorno) che sono richiesti e le telefonate ricevute su titoli improbabili.
The Bookshop è la seconda libreria di libri usati più grande della Scozia; è su più piani e i libri sono dislocati su interminabili scaffali. Ci sono più di 100mila volumi che Shaun compra alle aste o in case di privati che vogliono vendere le loro collezioni di libri ritenuti rari capolavori. Tratta i clienti con molta gentilezza e pazienza, nonostante qualcuno lo metta a dura prova.
«Stavo uscendo dalla cucina con la mia tazza di tè quando un tizio in giacca da lavoro e pantaloni di poliestere una spanna più corti del normale mi è rovinato addosso e me l’ha quasi fatta cadere. – È mai morto nessuno qui? – mi ha chiesto poi. – Nessuno ci ha ancora lasciato le penne cadendo da una scaletta? – Non ancora, – gli ho risposto, – ma speravo proprio che oggi fosse il gran giorno».
Mi è piaciuto tantissimo questo libro e lo consiglio a tutti. M’immagino questa libreria come un salotto letterario caldo e accogliente per tutti.
Ogni giorno si deve confrontare con la sua assistente strampalata Testimone di Geova, Nicky che indossa la tuta da sci e con i vari clienti eccentrici che si presentano in negozio, spesso solo per perdere tempo o per stare al caldo della stufa. Ovviamente Shaun è un grande lettore. E’ splendida la sua frase “Si può vivere una vita avventurosa anche seduti su uno sgabello”. Legge libri negli intervalli, si documenta e cerca nuove idee per lottare contro il colosso di Amazon che con i suoi prezzi al ribasso sta facendo chiudere tutte le piccole librerie indipendenti.
Ma lui resiste. Con la sua tenacia, con la sua collaboratrice eccentrica e con la voglia di non mollare e continuare a credere che leggere può ancora essere una salvezza per l’umanità.
Ovviamente DEVO per forza andare a conoscerlo a Wigtown. Sono curiosa di vedere i suoi riccioli rossi dal vivo!
Lo consiglio a tutti gli amanti dei libri di carta!
Curiosità: chi avrebbe mai pensato che i clienti che chiedono copie della Bibbia non le comprano mai? E che le prime edizioni non sono libri di grande valore?
Mi è piaciuto perché:
- Il libro offre suggerimenti per future letture. Oltre al ricorrente “Ricordi di libreria” di George Orwell, ho potuto annotare i volumi citati da Shaun per vedere se vale la pena leggerli (“Libro delle librerie” di Jen Campbell; “La fattoria delle magre consolazioni” di Stella Gibbons; “Le confessioni di un peccatore eletto” di James Hogg). Culturale!
- La grande varietà di personaggi che gravitano intorno alla libreria, descritta con abile ironia, ricorda molto i soggetti strani che esistono oggi al mondo. Sociologico!
- Ho imparato qualcosa sul Galloway e le sue remote coste, tanto da farmi venire la voglia di andarci. Istruttivo!
- Faccio i complimenti a Shaun (ormai è un amico) che nell’era digitale dominata da Kindle e Amazon si è buttato in quest’avventura e non molla. Coraggioso!
- Anche lui è amante dei libri di carta con le pagine ingiallite e sottolineate che hanno avuto precedenti proprietari con le loro storie. Romantico!
Anch’io credo che un libro sia per sempre.
Qualcuno ha letto qualche libro annotato da Shaun?
E voi avete visitato qualche libreria bella che valga la pena di andare a vedere? Scrivimi. Sono molto curiosa.
A presto,
Francesca
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Dubito che uno su dieci dei nostri clienti fosse in grado di distinguere un buon libro da uno brutto. (George Orwell)
6 Comments
Che bello questo libro: penso che lo leggerò. Amo studiare le persone e i loro comportamenti: come vivono, cosa fanno, come agiscono. Questo libro mi incuriosisce. Anche un libro fa viaggiare… in posti nuovi e con la mente
Te lo consiglio! Anche a me è stato consigliato. Lo scrittore è un tipo buffo!
Anch’io adoro leggere libri “del luogo”! Una libreria famosa che ho visitato è quella di Porto , molto bella!
Ne ho già sentito parlare. Appena vado in Portogallo quella meta è già segnata. Grazie per essere passata
Penso che scozia ed inghilterra siano la patria delle.biblioteche e dei negozi di libri che svaligerei!
Bel titolo, grazie!
Sono appena tornata dalla Scozia e te lo confermo. Grazie di essere passata