Come avvicinare i bambini alla lettura

Come avvicinare i bambini alla lettura?

Vedo continuamente bambini molto piccoli con smartphone in mano. Mi dispiace molto perché al posto di quel telefono potrebbero avere un libro. In un mondo digitale, tecnologico e veloce dove io non mi ritrovo molto, io mi rifugio sempre più spesso in tutto ciò che è carta. E cero di trasmetterlo anche ai miei figli, ora adolescenti.

Amante da sempre di quaderni, agende, post it, bullet journal, scrivo ovunque e amo leggere la carta. I miei libri sono fortunatamente ancora tutti in carta. I nostri boys hanno sempre visto tantissimi libri “viaggiare” per casa e anche nella loro camera ci sono moltissimi volumi. Molti di questi erano miei o del mio omone dei tempi di quanto andavamo a scuola. Reperti archeologici!

E’ bello rivedere oggi quei grandi libri pesanti con le pagine ingiallite, sciupate e piene di ricordi d’infanzia. A noi è venuto naturale cercare di trasmettere ai nostri boys la curiosità e l’amore per i libri, che non dovrebbero essere visti come un obbligo legato ai compiti di scuola, ma come un affascinante tuffo in un mondo sconosciuto dove liberare la fantasia. Il nostro compito è di appassionarli fin da piccoli alla lettura cominciando magari da qualche classico, che come diceva Italo Calvino: un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.

Mi è piaciuta molto l’iniziativa della classe seconda elementare del mio bambino di tanti anni fa. La maestra d’italiano ci chiese una vecchia libreria dismessa da mettere in classe. Ogni bambino doveva poi portare un paio di libri da condividere con gli altri. Per quei bambini che terminavano prima i compiti o in una giornata di pioggia quando non si poteva andare in giardino, ecco che la libreria è diventata un importante stimolo e una valida scelta per il momento di ricreazione per i ragazzi.

Ma cosa possiamo fare per avvicinare i bambini alla lettura?

Ecco qualche piccolo suggerimento che ho messo in pratica con i miei ragazzi.

  • Andiamo in biblioteca, almeno un giorno la settimana

Le biblioteche di oggi hanno ormai uno spazio esclusivo per bambini, dove possono leggere, sfogliare e curiosare i tanti volumi messi a disposizione. Prendiamo l’abitudine di portarli almeno una volta la settimana e lasciamoli liberi di leggere quello che vogliono. Entrare in biblioteca, osservare tutte le persone che, in silenzio leggono i vari volumi o persone indaffarate a trovare i libri sugli scaffali sono un’esperienza molto piacevole per me, che ricordo con nostalgia fin dai tempi del liceo, quando per fare le ricerche, si doveva consultare i tanti volumi ed enciclopedie di carta. Molte biblioteche organizzano percorsi per bambini, dalle letture ad alta voce ai laboratori sui libri letti. La biblioteca diventa anche un momento di condivisione sociale. Consiglio anche di fare ai nostri figli la tessera di prestito personale in modo che si sentono grandi e responsabili per una cosa che possono utilizzare per un periodo limitato e che poi devono restituire per darla a un altro bambino.

Biblioteca comunale di Calenzano (FI)

  • organizziamo una piccola biblioteca in camera dei bambini

Creiamo nella loro camera una piccola biblioteca composta di un paio di scaffali (non necessariamente dobbiamo comprare un nuovo mobile) e chiediamo ai bambini di sistemare i libri a loro piacimento e di tenerli in ordine. Possiamo far creare una sorta di catalogo con l’elenco dei libri suddivisi per argomento, indicando se abbiamo preso un libro in biblioteca e quando dobbiamo restituirlo o se abbiamo prestato il libro a qualche amico. Noi gli abbiamo fatto creare dei segnalibri con carta e pennarelli in modo che possono utilizzarli per segnare il punto dove sono arrivati.

  • leggiamo con loro

Diamo ai nostri bambini il buon esempio. Leggiamo con loro. Non ha senso invitarli alla lettura se abbiamo il cellulare in mano! Scegliamo insieme il libro, troviamo una posizione comoda e leggiamo insieme. Se i bambini sono piccoli, leggiamo ad alta voce indicando sul libro le figure di cui stiamo parlando e facciamo girare a loro le pagine. Trasformiamo la lettura in un momento divertente in modo che non vedono l’ora di leggere di nuovo insieme. Nel nostro caso, i bambini sono cresciuti e sono autonomi nella lettura, quando erano piccoli, volevo averli con me nel lettone. Ognuno con il suo libro ma tutti insieme appassionatamente. Spesso ci chiedevano il significato di alcune parole che ovviamente noi spiegavamo, oppure li invitavamo a consultare il dizionario per abituarsi a cavarsela anche da soli.

  • parliamo di libri

Sfruttiamo i momenti dei pasti tutti insieme per parlare di libri. Chiediamo ai nostri bambini cosa stanno leggendo, cosa li sta piacendo e cosa invece non li entusiasma. Chiediamo quali sono i libri che vorranno leggere prossimamente. Raccontiamo a loro cosa noi stiamo leggendo e il motivo per cui stiamo leggendo proprio quel libro. Parliamo di libri in qualsiasi momento: mentre li portiamo a scuola, durante i pasti e tutte le volte che possiamo. Prestiamo attenzione ai loro racconti. E’ molto buffo ascoltare come descrivono un personaggio o un episodio, conditi con fantasia e la leggerezza. Facciamo in modo che i libri entrano nella nostra ruotine quotidiana. Noi abbiamo libri ovunque: sparsi per casa (siamo parecchio disordinati), in macchina, in bagno, in garage. E’ facile trovarne uno, anche per sbaglio.

  • leggere qualsiasi cosa

Se i bambini preferiscono leggere solo fumetti o libri d’indovinelli o enigmistica, va bene lo stesso. Non facciamo l’errore di imporgli i titoli che vogliamo noi. L’aspetto importante è che i bambini scoprono l’amore per la lettura, si creino attese, e facciano lavorare la fantasia. Con il tempo la loro curiosità si sposterà su altri titoli o generi. La presenza del babbo e della mamma deve essere un aiuto e compagno di lettura. Non dobbiamo essere né invadenti né forzarli a leggere se in quel momento hanno piacere di fare altre attività. Non è importante cosa leggono. Basta che leggono! Ricordiamoci che noi siamo il loro esempio. Se i bambini ci vedono leggere di continuo, sicuramente alla fine verrà anche a loro la voglia di prendere un libro in mano. E pian piano diventerà un passatempo piacevole.

Vale la pena ripensare alla frase dello scrittore Gianni Rodari affermava: il verbo leggere non sopporta l’imperativo!

  • libri come regalo

Per il loro compleanno, prendiamo l’abitudine di regalare i libri. Esistono ormai dappertutto librerie specializzate per bambini, dove possiamo acquistare volumi in base all’età sbizzarrendo tutta la nostra fantasia. Rispetto a videogiochi o giochi comuni, il libro deve essere percepito come un regalo prezioso per i loro momenti di svago. Se i bambini sono dei lettori appassionati, possiamo far compilare una lista dei titoli che vorrebbero leggere e distribuirla ai parenti o amici che desiderano comprare un dono per la ricorrenza del momento.

E voi come avvicinate i vostri bambini alla lettura?

Sono molto curiosa di saperlo.

Buona lettura.

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A presto,

Francesca

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2 Comments

  1. Belloil tuo blog! noto che é fresco fresco o sbaglio? Normalmente da amante dei libri faccio tutto quello che hai consigliato per avvicinare i miei figli alla lettura, ma parlare di libri durante i pasti sará una strategia che adotteró presto. Quindi dici che non mi devo avvilire se il grande 8 anni, ama solo atlanti e libri di barzellette e calcio? La libreria in foto é tua`?

  2. Ciao Giordana il mio blog ha un mese di vita per cui sono neofita in tutto. La libreria non è la mia. Troppo bella!Ho però la stessa quantità di libri che al momento occupano tutta la cantina e il garage (dove solitamente le persone mettono la conserva di pomodoro o le scorte di cibo!!!). Ho la tua stessa difficoltà con il mio piccolo boy di quasi 7 anni: vuole solo le figurine di calcio o le barzellette. Il grande boy di 8 anni e mezzo è invece un lettore appassionato. Con il piccolo cerco di farli trovare “per caso” dei libri semplici e veloci da leggere ovunque: glieli metto sul seggiolino dell’auto, nello zaino di scuola per quando ha i momenti liberi (invece di rompere ai maestri), nella mia borsa, in terrazza. Al momento è interessato pochissimo ma sono convinta che prima o poi ne prenderà uno in mano e leggerà qualche pagina. Io voglio insistere. Piano piano ma se che ce la farò


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