7 consigli su come viaggiare con bambini dopo la pandemia

Crociera alla ricerca di Nessie

Dove portare i nostri ragazzi in vacanza? Devo fare il green pass anche se mi sposto tra regioni?
Sono queste le domande che ci stiamo facendo in questi giorni in attesa di maggiore chiarezza.
Mai come durante il periodo Covid programmare un viaggio è diventato un momento veramente speciale. Si riparte e si vede la luce in fondo al tunnel. Dopo la pandemia che ha condizionato le nostre mete nel 2020, il viaggio è cambiato. Le nostre priorità sono cambiate. Quest’anno sarà un’esperienza più consapevole. Abbiamo imparato a adattarci velocemente a situazioni che cambiano dall’oggi all’indomani. Senza preavviso.

Ecco allora 7 consigli per chi sta programmando le vacanze con bambini al seguito:

Non rinunciare a viaggiare

Non ci facciamo prendere dal panico per i vaccini da fare, le tempistiche da rispettare e la paura di contrarre il virus. Sono timori reali intendiamoci! Organizziamoci per bene ma non rinunciamo a partire. Rimanere chiusi in casa dalla sera alla mattina mi ha fatto capire quanto sia importante muoversi. Nel 2020 siamo stati cauti e siamo rimasti in Italia. Abbiamo rispettato le regole, i colori delle nostre zone e i vari divieti.
Ora è il momento di ripartire con tutte le cautele e le misure di sicurezza previste.
Ma partiamo! I nostri figli ne hanno bisogno più di noi e non troviamo scuse!

Andiamo in mezzo alla natura

Lontano dalla folla. Più stiamo lontano dagli altri, meno ci esponiamo a eventuali contagi. Non mi interessano spiagge affollate (a dire la verità neppure prima della pandemia); io preferisco stare in mezzo alla natura: uno chalet in montagna, un agriturismo un pò isolato o piccoli borghi. Se non vogliamo uscire dalla nostra regione, cerchiamo montagne o laghi o colline dove possiamo fare pic nic, passeggiate, giochi all’aria aperta o semplicemente leggere un buon libro lontano da tutti. Ai nostri figli spesso basta un pallone (soprattutto per chi ha solo maschi come me).
Se invece siamo allenati, possiamo scegliere di fare trekking, escursionismo e tutte le attività all’aria aperta dove il rischio di incontrare altre persone è sicuramente inferiore rispetto a una spiaggia o un lungomare
L’importanza di stare accanto a una lago, di ascoltare i rumori della natura, sedersi lungo il fiume è anche un modo di ritagliarsi un pò di tranquillità per stare con noi stessi.

Cascata delle Marmore

Viaggiamo in auto

La sola idea di trascorrere ore in auto con i vostri figli vi terrorizza? Per prima cosa leggi qui i miei consigli pratici per affrontare lunghi viaggi in auto senza ansia.
Scegliamo itinerari poco noti, regioni che non abbiamo mai visitato e mete un pò fuori dalle rotte del turismo e guidiamo a caso. Lasciamoci guidare dall’istinto e sicuramente faremo dei piacevoli incontri: animali in mezzo alla strada che vogliono la nostra attenzione; quel bellissimo borgo dove fermarci; quella piccola osteria dove mangiare qualcosa o quel bar nascosto dove bere un caffè.
Il viaggio in auto ci assicura la tranquillità dal punto di vista sanitario. Dover prendere aerei, treni o bus ci mette a contatto con gli altri. L’auto invece è solo per noi e possiamo starci nella massima sicurezza.
L’auto ci permette poi flessibilità, comodità e risparmio di soldi rispetto ai mezzi pubblici.

Dormiamo in alloggi insoliti

Diamo la precedenza a un turismo di qualità piuttosto che di quantità. Per me è più importante portare i miei ragazzi a fare un’esperienza indimenticabile di 3 giorni piuttosto che una settimana al mare. I miei ragazzi rammentano ancora la casa sull’albero in Maremma!
Oltre al glamping, si stanno diffondendo molti tipi di alloggi insoliti in Italia dove poter trascorrere qualche notte. Case sull’albero, cupole geodetiche, yurte mongole, bolle trasparenti, caravan vintage, pigne nel bosco ci aspettano per le notti sotto le stelle. Sul web troviamo tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. C’è da dire che non sono sistemazioni molto economiche per una famiglia di 4 persone, ma si può provare per una notte per poi abbinarci altri giorni in strutture nella zona.

Casa sull'albero in Maremma

Muoviamoci in sicurezza

Come nel 2020, anche quest’anno le strutture alberghiere, i campeggi e tutte le attività ricettive seguiranno i rigorosi protocolli di sicurezza. Prima di prenotare assicuriamoci di avere i servizi di cui abbiamo bisogno: come e quanto utilizzare la piscina della struttura; come utilizzare la spa; gli impianti sportivi messi a disposizione; le attività di intrattenimento dei ragazzi; il buffet etc.; il distanziamento a cena etc.
Cerchiamo la soluzione più sicura per la nostra famiglia e quella che fa stare più tranquilli.
Facciamo tutte le domande possibili alla struttura in modo di avere la certezza che tutto sia sicuro. Verificare bene le politiche di cancellazione, di rimborso in caso di impossibilità di partire, di cambio date, di emissione voucher etc,
Conservare tutte le mail e gli scambi di messaggi con la struttura fino al vostro rientro a casa. Tutto questo per farvi stare più tranquilli.

Assicuriamoci

Prima di partire, consiglio vivamente di stipulare l’assicurazione di viaggio per tutta la famiglia che ci protegga dall’insorgenza di Covid, eventuali coperture per familiari e tutto quanto di cui abbiamo bisogno.
Verificare bene le condizioni prima di apporre la firma.

Lavorando

Se siamo lavoratori in smartworking, perché non scegliere un agriturismo dove svolgere l’attività lavorativa con figli impegnati in qualche attività rurale?
Molti agriturismi hanno la fattoria didattica, dove i ragazzi possono vivere esperienze indimenticabili con gli animali e l’aperta campagna dove possono trascorrere il tempo mentre i genitori lavorano.
Senza andare troppo lontano, nelle nostre regioni o in quelle limitrofe, si nascondono piccole gemme e posti ancora troppo sconosciuti che hanno molto da offrire in termini di servizi e attività. Le strutture del nostro territorio si sono sicuramente organizzate con il wi fi, con le postazioni di lavoro all’esterno, con fotocopiatrice e scanner e con la possibilità di fare video call in riservatezza.

Smartworking

Cosa aspettate a organizzarvi? Stupiamo i nostri figli e andiamo via per qualche giorno. Farà bene a tutti! E se hai ancora dubbi per non viaggiare, leggi qui.
Avete già prenotato le vostre vacanze?

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A presto,

Francesca

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Luoghi misteriosi da vedere: il campanile sommerso

Voglia di luoghi misteriosi?
Noi siamo andati fino alla Val Venosta per vederne uno.

Avete mai sentito il suono delle campane di un campanile che però non le ha più dal 1959?
Pare che nelle gelide notti invernali, quando il lago ghiaccia, si sentono ancora suonare le campane che però furono rimosse il 18 luglio 1959. Mistero…
I nostri boys volevano vederlo con i loro occhi e così siamo andati fino al Lago di Resia, all’altezza della triplice frontiera con Svizzera e Austria, per capire cosa fosse successo.
Il campanile senza campane si trova a Curon, in Alto Adige nella bellissima Val Venosta e se siete in questa zona dovete farlo vedere ai vostri bambini. È il campanile sommerso nel lago di Resia ed è splendido! E’ perfino diventato protagonista della serie Curon su Netflix.
La sua storia però è abbastanza triste. Nel 1950 il centro abitato di Curon Venosta venne completamente sommerso per creare una diga. E il campanile romanico è stato l’unico sopravvissuto all’esplosione che demolì 160 edifici. Sorge nella splendida acqua azzurra ed è pronto a farsi fotografare.
Il lago è ampissimo ed è formato da tre laghi naturali. Oltre quello di Resia c’erano il Curon e il San Valentino alla Muta. E’ incredibile pensare che mentre il bacino veniva riempito d’acqua e la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria ai suoi piedi crollava, il campanile è rimasto impavido al suo posto come una sentinella.

Il boys e il campanile sommerso a Curon

A noi il campanile ha molto emozionato. Siamo rimasti fermi a guardarlo per un’ora. E’ qualcosa di unico e spettacolare. Circondato da montagne splendide e distese infinite di alberi di mele, ci è venuto spontaneo chiedersi come faccia a resistere in piedi solo soletto in mezzo a tutta quell’acqua.
Ci siamo dunque ripromessi di tornarci in inverno, quando il lago è ghiacciato ed innevato e si può raggiungere il campanile e passeggiare nel lago. E se il ghiaccio si rompe? Meglio non pensarci

Cose da fare al lago di Resia

E’ possibile fare il giro del lago a piedi (circa 15 km), in bicicletta oppure fare una gita gite in barca per osservare il campanile sommerso da vicino.

Il lago di Resia è il paradiso per gli amanti della vela e del kitesurf.
Intorno al lago ci sono decine di sentieri per i più allenati o per chi vuole fare semplici passeggiate per osservare il campanile dalle diverse angolazioni. Per chi ama il trekking c’è Alta Via Val Venosta, un’escursione imperdibile per ammirare montagne mozzafiato come il Monte Sole o il Massiccio dell’Ortles.
Per gli amanti della bici, oltre al giro del lago, c’è la ciclabile dell’Adige, che costeggia il fiume accanto agli immensi meleti e vigneti e qualche castello sulle colline.

La Val Venosta è famosa anche per le distillerie. E non potevamo venire via senza provarle! Noi abbiamo voluto assaggiare la grappa allo Schloss Bar a Burgusio, un piccolo paesino vicino al lago. Il tempo era bruttino, il clima piuttosto freddo (siamo a 1498 s.l.m.) per cui non ci siamo fatti mancare una cioccolata calda per i ragazzi e una grappa aromatizzata per noi grandi.

Siete mai stati in Val Venosta? Potrebbe essere una meta interessante per la prossima estate. Ci sono posti proprio belli da visitare. Leggi qui.
Se avete bisogno di consiglio, scrivetemi.

A presto,
Francesca

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