Visita a Chichén-Itzà: grazie Maya!

E poi arrivo davanti a lui e mi sono di nuovo emozionata. Questo è l’effetto de El Castillo di Chichén Itzà su di me. E queste sono le mie emozioni. In questo post non ci saranno informazioni pratiche su come raggiungere Chichén Itzà, il prezzo del biglietto o il pernottamento più vicino. Questo post è la fotografia del mio stato d’animo di fronte a tanta bellezza. Appena rientrata in queste rovine che mi avevano già affascinato la prima volta ho subito ripensato alla grandezza di questa civiltà! Chichén Itzà è una delle sette meraviglie del mondo ed è l’area archeologia più visitata di tutta l’America centrale.

Chichen Itza

Nonostante fosse aprile, il sito era come sempre pieno di turisti ed io mi sono allontanata da tutto e tutti e mi sono messa in contemplazione e ho ringraziato i miei amici Maya per questa splendida opera. Nel 2003 ero forse troppo spensierata perché capire la grande opera d’ingegneria costruita dai Maya. Ancora la piramide si poteva scalare e ricordo ogni fatica salendo tutti quegli scalini! Questa volta è stato diverso. Mi sono messa a osservare e riflettere.

Come hanno fatto i Maya a costruire questa meraviglia, dimostrando un’ottima conoscenza di aritmetica e astronomia? Non avevano mezzi tecnologici a disposizione ma avevano complesse nozioni di geometria! Eppure conoscevano anche la scrittura composta di glifi e geroglifici (pare più di 800!), conoscevano lo zero, rappresentato da un glifo a forma di conchiglia.

Il mio cervello si è ricordato che i Maya conoscevano anche i cicli astronomici. Allora mi sono spostata sui 4 lati della piramide per contare i 91 gradini delle 4 scalinate. In totale sono 364 scalini cui se aggiungiamo la piattaforma finale otteniamo 365 che corrisponde perfettamente al calendario gregoriano usato oggi. Gli scalini formano 18 terrazze su ogni facciata, corrispondenti ai 18 mesi del calendario maya, mentre i 52 pannelli in rilievo presenti su ogni facciata rappresentano gli anni che compongono il secolo Maya. El Castillo è un vero e proprio orologio astronomico che serviva per misurare i cicli astronomici. Che ganzi questi Maya! Studiando le fasi solari, questo incredibile popolo creò dunque un calendario. Il loro anno era formato da 365 giorni divisi in 18 mesi di 20 giorni ciascuno, più un mese che durava solo 5 giorni.

La curiosità più sorprendente è quello che avviene il 21 marzo, giorno dell’equinozio di primavera. All’ora del tramonto, sul muro che fiancheggia la scalinata nord-est della piramide, grazie al gioco di luci, prende forma un’ombra dalle sembianze di un serpente. Quest’ombra rappresenta la loro divinità principale dei Maya, il serpente piumato Kukulkàn, visto come se scendesse dal cielo. Infatti, alla base del El Castillo c’è la testa del serpente che completa il resto del corpo.

La mia attenzione si è poi soffermata sulle guide che si alternavano a battere le mani. El Castillo è famoso anche per il suo “cinguettio”. Furono le guide turistiche ad accorgersi per caso vent’anni fa circa che, se ci si trova ai piedi della piramide, infatti, battendo le mani si può sentire un suono simile al canto di un quetzal, uccello sacro ai Maya. L’applauso arriva fino in cima e ritorna già sotto forma di eco, simile proprio al canto dell’uccello. Incredibile! Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima?

Che fine hanno fatto tutta la loro cultura e le loro conoscenze? Pare solo l’alto clero aveva queste conoscenze. Nel campo del gioco della pelota si possono ammirare dei bassorilievi, dove raffiguravano la struttura della società all’interno delle città-stato, indipendenti una dell’altra. Al vertice c’era il grande sacerdote, massima autorità civile e religiosa. Oltre a governare, il capo curava i malati, conosceva le lettere e l’astronomia, insegnava il calcolo dei mesi e degli anni. Dopo di lui c’erano le famiglie dei nobili e dei sacerdoti che vivevano in case di pietra nella zona monumentale della città. Alla base c’era il popolo: contadini e artigiani, che abitavano in case di legno e paglia.

Intorno al 700-900 d.C. la civiltà Maya iniziò a scomparire.

Com’é stato possibile un tracollo così rapido? Una catastrofe naturale? Un’epidemia? L’arrivo degli spagnoli? Il mistero rimane e continua ad affascinare gli studiosi. Dispiace che tutta loro conoscenza sia andata quasi perduta!

Dico GRAZIE AI MAYA per 3 motivi:

  • Hanno dimostrato di essere dei grandi scienziati con profonde conoscenze di aritmetica, geometria, astronomia;
  • Non avevano strumenti di misurazione né tecnologia, ma “soltanto” intelligenza, osservazione e ingegno;
  • Sono stati i primi grandi coltivatori di cacao. CHI HA SCOPERTO IL CIOCCOLATO AVRA’ SEMPRE LA MIA AMMIRAZIONE!

Nonostante le 12 ore di volo cercherò di tornare ancora un’altra volta. Questa volta però sarò lì per l’equinozio del 21 marzo. Voglio vedere la discesa del serpente piumato con i miei occhi!

E voi avete visto qualche luogo misterioso! Fatemi sapere perché sono molto curiosa!

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A presto,

Francesca

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28 Comments

  1. Anche io ho adorato Chichén Itzà. Questo sito archeologico mi ha lasciato davvero senza parole!
    Anche io mi chiedo come hanno fatto a costruire una cosa così

    • Grazie Claudia di essere passata. La bravura e intelligenza dei Maya rimane un grande mistero.

  2. Proprio come i nostri ponti, e le nostre strade. Parliamo di epoche remotissime, e ancora possiamo godere di queste sculture costruite con mezzi arcaici. Cosa lasceremo noi ai posteri? Solo buchi neri.

    • Sono d’accordo. E’ un peccato anche che non sappiamo preservare tutti i monumenti che abbiamo in Italia che inevitabilmente andranno distrutti. Grazie di essere passata.

  3. Sicuramente i post pratici con info, orari, prezzi, sono utili perche fanno risparmiare tempo e danno una mano nell’organizzazione… Certo che però articoli come questo ti trasportano in un altro luogo solo leggendo! Complimenti x l’esperienza e per il racconto!

    • Sono ancora emozionata quando lo leggo. Il viaggio è anche questo: un’emozione continua. Grazie di essere passata

  4. Una descrizione del sito in modo certosino. Per i Maya, il serpente era una divinità, questi sono i miei ricordi dei libri di storia e confermo che erano dei grandi astronomi. Grazie per l ‘articolo

    • Ho trovato questo sito molto cambiato dal 2003, la mia prima volta in Messico. Adesso ci sono tutte le bancarelle proprio a ridosso di El Castillo che francamente trovo eccessive. Grazie di essere passato

  5. Quando sono stata in Messico, Chichen Itza era chiusa per restauro così ci hanno dirottato su un altra costruzione Maya (di cui non ricordo il nome) che era altrettanto enorme e affascinate. Ma credo che l’effetto e la spiritualità di Chiche Itza sia comunque unica nel suo genere. Occasione in più per ritornare in Messico.

    • Sicuramente Chiche Itza ha un fascini particolare, meglio all’ora del tramonto. Forse sei stata a Coba in mezzo alla giungla? I maya hanno costruito meraviglie ovunque. Grazie di essere passata

  6. Mi chiedo spesso anche io come abbiano fatto i Maya, ma anche gli Inca, a costruire simili meraviglie. E’ incredibile se si pensa che all’epoca non avevano certo a disposizione tutti gli aiuti tecnologici che ci sono oggi. A dimostrazione del fatto che l’uomo, se vuole, può fare davvero grandi cose solo con la sua intelligenza e il suo ingegno 🙂

    • Monica hai ragione. Adesso vedo persone che usano i navigatori per fare anche 50 metri. Capisco che ci troviamo in un posto nuovo ma spesso abusiamo della tecnologia. Io sono rimasta ancora alle cartine di carta e alle informazioni ai passanti!

  7. I Maya erano davvero ganzi, si! Anche se la mia mente non riesce a concepire come piccoli esseri umani abbiano potuto costruire qualcosa di simile. Per me è più semplice pensare siano stati gli alieni ah ah ah. 🙂

    • Ma sai c’è chi lo pensa? E non faccio fatica a crederlo. Tutto troppo preciso, troppo calcolato per usare strumenti rudimentali. Non lo sapremo mai… e anche per questo che ci piace il mistero che circonda Chichen Itza. Grazie per essere passata

  8. Sono sempre stata affascinata dalla cultura Maya. Dai tempi della scuola quando la prof spiegava in classe queste antiche civiltà in realtà avanzatissime sotto tanti punti di vista. Rivedere nelle foto e leggere sul tuo post quello che ho studiato tanti e tanti anni fa è davvero emozionante. Spero di riuscire ad organizzare un bel viaggio!

    • Dai Sara che riuscirai ad andare in Yucatan. Fai anche un salto in Guatemala, un pò meno turistico e altrettanto affascinante e pieno di rovine Maya. Grazie di essere passata.

  9. Questo posto è unico, mai stata in nessun luogo simile! Non sapevo i Maya fossero stati i primi a coltivare il cioccolato, anche io li ringrazio! Ahahaha

    • Chissà quante cose non sappiamo ancora dei Maya e soprattutto quante città sono ancora nascoste e sepolte. Purtroppo mancano i fondi per scavare e riportare alla luce. Grazie di essere passata

  10. I Maya erano grandi astronomi e scienziati , sono convinta che erano una cultura avanzatissima, peccato solo per gli elite e si è perso tutto. Che splendore le piramidi

    • Infatti era proprio l’alto clero che aveva tutto il sapere e peccato sia andato quasi tutto perso. Anche se ci sono ancora degli antenati Maya che vivono in posti sperduti e lontano dalla costa e dai turisti. Sarebbe carino incontrarli. Grazie di essere passata

  11. Anche io sono rimasta incantata al cospetto dell’imponente Castillo, perfezione e mistero. E nel tuo stato d’animo di stupore e gratitudine ritrovo il mio. Anche se c’è un altro luogo che mi ha emozionata di più, che mi ha fatta letteralmente piangere dalla gioia: Macchu Pichu. Un’altra grande civiltà perduta, un altro grande mistero. La bellezza del viaggio!

    • Sono d’accordo. Macchu Pichu mi ha emozionato di più. Sali, sali, sali e poi arrivi in cima e ti trovi davanti questa città Inca. Che meraviglia.Sono proprio i misteri che ci spingono a viaggiare per vederli con i nostri occhi!

  12. Io ringrazio i Maya per due motivi: il cioccolato (come te) e per la profezia che per mesi ci ha tenuto incollati al calendario (qualche anno fa) con il dubbio che si stesse avvicinando la fine del mondo. ovviamente tutto è finito in una gran risata, con una barretta di cioccolato in mano (ovviamente.
    PS. mi è piaciuto moltissimo questo post. Le informazioni pratiche non sono tutto. A volte è bello leggere anche le emozioni che provocano i viaggi.

    • Ricordo benissimo che il 21 dicembre 2012 doveva finire il mondo. I Maya sono stati proprio bravi a farci stare in ansia! W il cioccolato W i Maya. Grazie di essere passata

  13. Mi è piaciuto molto questo articolo!
    Mi hai fatto venire voglia di scoprire questo posto magico… un vero e proprio tuffo nella storia, accompagnato dalle tue emozioni che hai fatto diventare mie! Grazie

    • SI dai Tamara. Se riesci ad andare In Messico non visitare solo lo Yucatan. Nel precedente viaggio sono partita da Città del Messico e sono scesa giù percorrendo un territorio splendido compreso il Chiapas. Grazie di essere passata

  14. Anche io nutro profondo rispetto per i Maya perchè hanno scoperto le fave di cioccolato e la bevanda veramente degli Dei!!

    • Adoro il cioccolato in ogni sua forma che purtroppo ha reso la mia figura molto curvy!! Come faccio a non essere grata a un popolo autore di una così grande scoperta?


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