La mostra il carro d’oro di Palazzo Pitti a Firenze con bambini

In occasione di un evento riservato alle famiglie al museo, siamo andati a curiosare alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze per la mostra “Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi”. La visita di questo dipinto era riservata ai bambini guidata da Lucia Montuschi, storica guida e fondatrice di Exclusive Connection.

La visita è stata molto divertente e interessante. Lucia ha saputo intrattenere e coinvolgere i bambini con domande, giochi, stimoli della fantasia e tanto buon umore. Abbiamo scoperto che il dipinto “Il carro d’oro” ci parla proprio del carnevale, delle feste mascherate e degli allestimenti barocchi. Il quadro, infatti, raffigura ‘Il corteo del principe Giovan Battista Borghese per il carnevale di Roma del 1664’ , opera del pittore Johann Paul Schor. Questo dipinto è stato acquistato lo scorso anno dalle Gallerie degli Uffizi.

Che bello è stato vedere quegli enormi carri trionfali, quei costumi bellissimi e tutto quello splendore, che in realtà rappresentavano l’effimero. Ci sarebbe piaciuto fare un tuffo in mezzo a tutto l’oro di quel corteo carnevalesco.

I bambini hanno provato a rispondere alle domande della guida su cosa poteva rappresentare quel carro, cosa aveva di particolare, a cosa si riferiva quel costume o quali fossero i vari tipi di mestieri dell’epoca. Non è facile spiegare dei quadri ai bambini. Per quanto gli avevamo preparati con le solite regole per la visita il museo (parlare sottovoce, camminare piano, fare domande, non avere fretta, etc.), è difficile appassionare i bambini ai quadri. In questo caso Lucia si è rivelata molto abile ad appassionare tutto il gruppetto, coinvolgendoli di continuo e stimolando la loro curiosità.

Nella sala del Carro d’oro c’era anche una Culla da parata, rivestita di raso giallo e intagliata con ghirlande e putti. I bambini hanno provato a capire come funzionava il meccanismo oscillatorio per dondolare l’aristocratico neonato. Ci è sembrata una macchina ingegnosa per la sua epoca!

Seguendo il filo conduttore del carnevale, al termine della visita i boys hanno partecipato a un piccolo laboratorio “Carta Canta” dove hanno avuto la possibilità di indossare splendide maschere di cartapesta realizzate a mano e trasformarsi negli animali che animavano le fiabe dell’Antica Grecia. Voglio ringraziare la guida Lucia Montuschi e il personale del Dipartimento per l’Educazione della Galleria degli Uffizi per la pazienza e collaborazione dimostrata nei confronti di tutti i bambini del gruppo. Hanno saputo coinvolgerli e stimolarli per la partecipazione alle varie fiabe. Sicuramente le splendide maschere li hanno parecchio incuriositi!

Poiché eravamo lì, non potevamo non curiosare tra gli altri musei dentro Palazzo Pitti. Abbiamo fatto un rapido giro alla Galleria Palatina con i suoi soffitti meravigliosi e agli Appartamenti Reali con le loro quattordici stanze.

La giornata è finita in bellezza con l’improvvisata visita alla Galleria del Costume oggi nota come detto Museo della Moda e del Costume che ospita più di 6.000 pezzi, fra abiti e accessori di moda dal XVIII secolo a oggi. La collezione comprende abiti di corte e di gala, uniformi, vestiti d’alta moda, pezzi prêt-à-porter, costumi di scena teatrali e cinematografici.

Le collezioni ruotano periodicamente e sono spesso affiancate da mostre temporanee di grande interesse. E noi abbiamo avuto la fortuna di poterne vedere una!

Fino a primi di maggio, infatti, c’è Animalia Fashion, dove l’arte, la moda e la natura si fondono assieme per una mostra emozionale.

Evidentemente il mondo animale è diventato una fonte d’ispirazione per gli stilisti o che ha creato accostamenti inaspettati nel nostro immaginario. Onestamente se penso al collegamento tra animali e moda, mi viene in mente solo la stampa leopardata.

Invece in questa mostra si possono osservare abiti con stampe ispirate al mondo dei coralli, sandali con ragnatele (mamma, c’è Spiderman!), con farfalle, cappelli con piume di pappagallo, con scarabei, collane con serpenti, borse con insetti, con conchiglie, pesci impiegati in vari capi I vari stilisti ci hanno voluto stupire ispirandosi anche ad animali rari come ricci, aragoste o babirussa (per questa ho consultato il dizionario. Il babirussa è una specie di cinghiale presente in alcune isole indonesiane).

Ci è sembrato di essere in un museo di storia naturale. I boys erano curiosi di vedere quali animali avremmo trovato nella sala successiva e come sarebbero stati impiegati. Coccodrillo, serpente, farfalle, ragno, pappagallo, scarabei, pesci, conchiglie, arcobaleno, fenicotteri hanno scatenato la loro immaginazione cercando di capire come avessero potuto ispirare i grandi nomi della moda per impiegarli nelle loro creazioni.

Questa mostra è stata una piacevole scoperta, che forse vuole evidenziare tramite la moda le meraviglie naturali nell’ambiente e le necessità di proteggerlo. E’ stato un tuffo in uno sconosciuto mondo animale ed è adatta a piccoli e grandi.

Se vi trovate a Firenze, non perdetevela.

A presto,

Francesca

 

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4 Comments

  1. Ciao Francesca, molto interessante il tuo articolo. Non immaginavo che all’interno di palazzo Pitti ci fosse una mostra del genere legata al mondo animale. Prossima volta se ripasso per più tempo ci farò un salto, grazie!!!:)

    • Ciao Emanuela, non lo sapevamo nemmeno noi ma quando abbiamo visto i ragni sulle borse es sui vestiti proprio all’inizio della mostra, ci siamo subito fiondati. Grazie per il commento

  2. Direi che uno dei grandi traguardi per una guida o un operatore turistico sia far appassionare i più piccoli! La vostra giida è stata bravissima!! Chissà se avrò lo stesso risultato con Asia! E che fortunati: il museo della moda! Io non ho avuto lo stesso privilegio

    • Ciao Gloria, la guida è stata molto brava ed esperta a gestire bambini di età differenti. Ha fatto domande, modulando la voce per terci tutti con il fiato sospeso. Grazie


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